Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri esclude la riforma del reddito di cittadinanza. «Stiamo lavorando per rendere fruibile il prima possibile il bonus di 600 euro. Vogliamo rafforzare questa misura e allargarla. Il punto non è tanto quello di riformare degli strumenti ordinari, ma far fronte ad una situazione straordinaria», ha dichiarato stasera in conferenza stampa. Quel reddito di emergenza proposto da Movimento 5 Stelle e in parte anche dal Pd potrebbe tradursi concretamente in una formula diversa. Sono due le ipotesi, secondo Il Messaggero, per dare un reddito a chi ha zero (o in nero) e non risulta beneficiario di nessun altro sussidio: l’estensione del Reddito di ultima istanza o la creazione di una sessione apposita all’interno del Reddito di cittadinanza. Su questo Gualtieri non si è sbilanciato, ma parlando del lavoro per «rafforzare e allargare» la platea dei beneficiari del bonus da 600 euro oggi dedicato ad autonomi, collaboratori, partite Iva e stagionali, ha citato anche chi «non ha fonti di reddito». (agg. di Silvana Palazzo)
REDDITO DI EMERGENZA, COS’È E COME FUNZIONEREBBE
Reddito di Emergenza: si chiama così la proposta del MoVimento 5 Stelle per fronteggiare la crisi economica. Una sorta di “Reddito di Cittadinanza ai tempi del coronavirus“, per assicurarsi che chi oggi non rientra nei parametri o non è riuscito ad attivare per tempo le procedure del RdC riceva sostegno dallo Stato. A delineare i contorni della proposta grillina è Il Blog delle Stelle: “Nel decreto di aprile dovremo andare ben oltre alle misure previste nel Cura Italia, che è stato come promesso solo un primo passo. Certo, andremo a confermare la cassa integrazione, anche in deroga, per coprire il numero massimo dei lavoratori per il maggior tempo possibile, ma serve uno strumento universalistico, che non lasci nessuno escluso. Un Reddito di Emergenza appunto!“. Sul Blog delle Stelle si legge: “L’articolo 38 della Costituzione impone allo Stato di assistere qualunque cittadino sprovvisto dei mezzi necessari per vivere e sopravvivere, e in una fase eccezionale sono milioni le persone che senza un sostegno pubblico non sarebbero in grado neanche di fare la spesa. C’è poi anche un tema di ordine pubblico. Il Reddito di Emergenza che vogliamo finanziare è un fenomenale stabilizzatore sociale, che garantisce la sicurezza dei cittadini anche di fronte a choc imprevisti come quelli provocati da una pandemia mondiale“.
REDDITO DI EMERGENZA: M5S, “TEMA DI ORDINE PUBBLICO”
Il Reddito di Emergenza si configurerebbe di fatto come un’estensione del Reddito di Cittadinanza. Su quest’ultimo strumento i pentastellati rivendicano come esso “si è dimostrato una scelta politica responsabile, non solo perché sta aiutando già da alcuni mesi oltre 2,5 milioni di persone in tutta Italia, ma anche perché è lo strumento più adatto per sostenere i redditi di altri milioni di cittadini che hanno perso improvvisamente fatturato e reddito a causa dell’emergenza in corso“. I grillini aggiungono: “Siamo convinti che estendere il Reddito di Cittadinanza sia urgente e necessario, così da proteggere i lavoratori che non hanno diritto alla cassa integrazione, come la maggior parte degli autonomi. Non siamo più gli unici a sostenerlo, e ne siamo contenti“. Secondo M5s “c’è poi anche un tema di ordine pubblico. Il Reddito di Emergenza che vogliamo finanziare è un fenomenale stabilizzatore sociale, che garantisce la sicurezza dei cittadini anche di fronte a choc imprevisti come quelli provocati da una pandemia mondiale. Nel decreto cura Italia (art.44) esiste già uno strumento utile che concede la possibilità di erogare un reddito a tutti coloro che non sono intercettati da altre misure di sostegno e oggi la ministra Catalfo ha firmato il decreto attuativo, dobbiamo metterci tutte le risorse che servono e subito. Il Reddito di Cittadinanza resta il pilastro fondamentale di una società moderna, inclusiva e solidale, e alla fine di questa emergenza dovremo riconsiderarne le potenzialità e trasformarlo in un vero reddito di base universale perchè, in futuro, di fronte a qualunque tipo di emergenza, nessuno rimanga indietro“.