Il rapporto di Joan Baez con l’Italia risale al 1967, quando si esibì per la prima volta nel nostro paese. Tornò due anni dopo a Milano, concerto da cui fu tratto anche un disco dal vivo, ma purtroppo era già cominciato il periodo caldo della contestazione e nel disco stesso si sentono gli scontri del pubblico con la polizia che cercava di contenere i tanti che volevano entrare senza pagare il biglietto, come usavano le frange di autoriduttori di sinistra in quel periodo stesso. Quella sera all’Arena Civica Joan Baez cantò anche un brano di Gianni Morandi, C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones, segno della sua straordinaria capacità di immedesimarsi con le realtà locali in cui andava a esibirsi. Per tutto quel decennio l’ex fidanzata di Bob Dylan con il quale avevano costituito il duo di re e regina della canzone di protesta, era stata il simbolo del pacifismo, rischiando più volte il carcere (il marito venne condannato a diversi anni di detenzione perché si era rifiutato di partire per il Vietnam), esibendosi anche oltre cortina in clandestinità, nella Praga occupata dalle truppe sovietiche.
UN MONDO DI AMORE DI GIANNI MORANDI
A testimoniare questo rapporto di amore con l’Italia la cantante ha registrato un video apposito su Instagram come stanno facendo molti artisti, dedicandolo in mod particolare agli italiani. E ancora una volta ha scelto una canzone di Gianni Morandi, Un mondo di amore. “Vedere gli italiani cantare dai balconi è stata una forte fonte di ispirazione per tutto il mondo ” ha commentato. Un bel gesto, purtroppo la Baez dovrà adesso dedicarsi ai suoi concittadini, visto che l’epidemia di coronavirus sta esplodendo negli Stati Uniti a ritmi altissimi e visto lo scarso sistema sanitario di quel paese, aperto solo ai ricchi, gli esperti parlano della possibilità di una autentica strage.