Lungo e duro sfogo di Giuliana De Sio, indirizzato a chi le aveva dato dell’assassina. I fatti risalgono a metà marzo, ma si riferiscono ad un periodo ancora precedente: la ricostruzione de Il Fatto Quotidiano parte dal post che Antonio Mirra, sindaco di Santa Maria Capua Vetere, aveva scritto su Facebook affermando come l’attrice fosse stata al teatro Garibaldi, nel paese, il 24 febbraio. Avendo contratto il Coronavirus a metà dello stesso mese, di fatto la tesi del primo cittadino – che si rimetteva comunque all’Asl la verifica dei contatti avvenuti – sosteneva come la De Sio avesse portato il Covid-19 nel casertano. La risposta non si è fatta attendere: diciamo subito che alla fine del messaggio l’attrice ha confermato di essere completamente guarita, prima si è lanciata nella ricostruzione dei fatti, quasi giorno per giorno.
CORONAVIRUS, LA RICOSTRUZIONE DI GIULIANA DE SIO
Non sono mancate parole grosse, anche se va detto che Giuliana De Sio non ha mai alzato i toni oltre una certa soglia: certo ha parlato di “scellerati” e di insulti “fino al vilipendio”, adducendo la cosa all’invidia verso chi è ritenuto più fortunato. La ricostruzione della De Sio inizia dal 19 febbraio: quando era in tournee con lo spettacolo Le Signorine, ed è passata per Cremona “dove presumibilmente potrei essere stata contagiata”. Qui però la precisazione è già importante, perché la De Sio dice subito di non aver saputo di aver contratto il Coronavirus che due settimane dopo: una vicenda comune a quella di tante persone, anzi ce ne sono alcune che ragionevolmente potrebbero essere stati infettati senza nemmeno accorgersene. Quello che di fatto è successo alla protagonista di questa storia: ovvero, una normale febbriciattola durata 5-6 giorni è stata “derubricata” a semplice influenza, visto che in quel periodo l’allarme Coronavirus non era ancora quello delle settimane successive.
La De Sio ha comunque detto di aver cancellato la tournee a Messina, tornando a Roma. “Siamo ai primi di marzo, la febbre saliva”: a questo punto l’attrice ha chiamato il medico di base, insieme è stata presa la decisione di esser ricoverata presso l’Istituto Spallanzani. Polmonite, positività al Covid-19, difficoltà respiratorie e necessità di ossigeno e isolamento: “Non dirò una parola su quanto ho sofferto” afferma la De Sio, che poi ha rilanciato la palla: nell’affermare che all’epoca del passaggio a Santa Maria Capua Vetere avrebbe potuto essere ancora sana, ha ricordato che “è molto probabile che io possa essere stata contagiata proprio in qualche teatro nel dopo spettacolo”, con tante persone che la abbracciavano e le stringevano la mano. “Verso di loro non ho la cretinaggine di nutrire alcun rancore”, ed è un altro messaggio diretto al sindaco del comune del casertano. “Ho passato un inferno che non riesco ad augurare nemmeno a quegli scellerati che mi danno dell’’assassina’ – qui il riferimento è ai messaggi che hanno accompagnato il post del primo cittadino – e che evidentemente non sanno quello che fanno”.