Nei giorni scorsi, in Francia, era stato annunciato dal virologo Didier Raoult, direttore dell’Istituto Mediterraneo per le infezioni di Marsiglia, che l’idrossiclorochina era efficace nei pazienti affetti da Covid-19. Ebbene, sempre dal Paese transalpino giunge in queste ore la smentita: l’idrossiclorochina non contrasta il Coronavirus. Prova ne è la pubblicazione dei medici Jean Michel Molina, Constance Delaugerre, Jerome Le Goff, Breno Mela-Lima, Diane Ponscarme, Lauriane Goldwirt e Nathalie de Castro, intitolata “nessuna prova di una rapida azione antivirale o di un beneficio clinico con la combinazione di idrossiclorochina e azitromicina in pazienti con grave infezione da Covid-19″. Gli esperti hanno voluto valutare in uno studio prospettico virologico i risultati clinici di 11 pazienti ricoverati presso il loro reparto ospedaliero e ai quali sono state somministrate idrossiclorochina (600 mg al dì per 10 giorni) e azitromicina (500 mg il primo giorno e 250 mg dal secondo al quinto giorno), utilizzando lo stesso regime di dosaggio adottato nell’altra sperimentazione.
L’IDROSSICLOROCHINA NON CONTRASTA IL CORONAVIRUS: “NESSUN BENEFICIO”
Come riferiscono i medici francesi, all’inizio del trattamento 10 pazienti su 11 avevano la febbre e stavano ricevendo l’ossigenoterapia nasale. Durante i cinque giorni di sperimentazione, un paziente è morto, due sono stati trasferiti in terapia intensiva. In un caso, addirittura, la somministrazione di idrossiclorochina e l’azitromicina è stata interrotta dopo 96 ore a causa di un prolungamento dell’intervallo QT. “In sintesi – commentano gli esperti –, nonostante una segnalata attività antivirale di clorochina contro il Coronavirus, non abbiamo trovato alcuna evidenza di una forte attività antivirale o di un beneficio clinico della combinazione di idrossiclorochina e azitromicina per il trattamento dei nostri pazienti ospedalizzati con grave Covid-19″. Per poi aggiungere che “gli studi clinici randomizzati in corso con idrossiclorochina dovrebbero fornire una risposta definitiva sulla presunta efficacia di questa combinazione e valutarne la sicurezza”. Sicurezza che, al momento, sarebbe dunque tutta da dimostrare.