Selvaggia Lucarelli spara a zero su Barbara D’Urso: la giornalista ha pubblicato anche sul suo profilo Instagram uno stralcio dell’articolo pubblicato sul portale Tpi.it in cui attacca frontalmente la conduttrice, nell’occhio del ciclone già da qualche giorno dopo aver recitato in diretta tv “L’Eterno Riposo” col segretario della Lega, Matteo Salvini. Secondo la Lucarelli solo l’ultimo anello di una catena trash che da tempo Barbara D’Urso porta avanti. “La D’Urso va avanti proponendo modelli sbagliati, personaggi sbagliati, storie sbagliate da cui “si dissocia”, per cui “si scandalizza”, che “la fanno arrabbiare”, ma a cui dà risalto, spazio, modo d’esistere lei stessa, in questo corto circuito ipocrita che ormai conoscono tutti. Pescare nel torbido, fingendo di rimanere dove l’acqua è chiara. Chi protesta, a parte una buona fetta di spettatori?” Secondo Selvaggia Lucarelli soprattutto durante l’emergenza coronavirus, che costringe le persone in casa e soprattutto li porta spesso a consumare più televisione, avere costantemente un bombardamento di risse, messaggi equivoci, situazioni strampalate rischia di essere un modello diseducativo oltre misura. La domanda che si pone la giornalista è: perché Mediaset non argina tutto questo?
“LO SCHERNO DEI COLLEGHI”
Selvaggia Lucarelli infatti concede almeno l’onore delle armi alla D’Urso: la sua non è brutta tv, lei la tv la sa fare: non è una televisione sbagliata, bensì una televisione di modelli sbagliati, proposti senza soluzione di continuità. Spiega la Lucarelli: “Barbara D’Urso non è sempre stata così. Certo, non ha mai presieduto convegni di biologia molecolare, ma i suoi erano prodotti nazionalpopolari, magari anche trash, però dignitosi. Poi, per un corto circuito che potrebbe avere a che fare con qualche suo successo, o con un desiderio di rivalsa tardiva, con un’ambizione soffocata da decenni, la sua tv è diventata sempre più “sbagliata”. “Il successo non cambia, rivela”, diceva qualcuno.” Nella chiosa finale dell’articolo Selvaggia Lucarelli, accodandosi a critiche già espresse verso la D’Urso dal manager Lucio Presta si interroga sulle responsabilità di Mediaset, con l’azienda peraltro sempre più identificata nell’immaginario collettivo dal “Barbara D’Urso Style“. Eppure nessuno interviene, verrebbe da pensare per gli ascolti ma l’articolo sottolinea come i massimi livelli di share per la D’Urso siano lontani da tempo, battuta spesso nei confronti diretti della domenica da Mara Venier. E secondo Selvaggia Lucarelli molti colleghi sogghignano nel leggere i comunicati aziendali che sottolineano successi d’ascolto in realtà non corrispondenti alla realtà, veline che diventano messaggi whatsapp di scherno, virali per chi nell’ambiente Barbara D’Urso proprio non la sopporta più.