Innanzitutto, chiedo scusa ai lettori che hanno trovato difficoltà nell’aiutarmi a interessare la Bce sul cambiamento della propria linea operativa in materia monetaria.
Infatti, dopo aver chiesto la collaborazione e aver atteso la pubblicazione dell’articolo, ho trovato la sezione della Bce che, anziché chiedere realmente un contributo per il riesame della propria strategia si è limitato a proporre un questionario a risposta libera, che tutto consentiva, fuorché la possibilità di “dare il proprio contributo, presentando idee e commenti sul modo in cui la banca centrale conduce la politica monetaria (…) . La Bce pubblica (…) e mette a disposizione dei cittadini un formulario online per presentare proposte e osservazioni (…)”.
Invero è un questionario con domande assurde per una Banca centrale, atteso che veniva chiesto quali conseguenze aveva portato il coronavirus ai soggetti che rispondevano al sondaggio. Non ho risposto alle domande, ma ho segnalato i motivi per i quali non lo facevo e ho provveduto a spezzettare il mio articolo nei vari riquadri, affinché potesse essere letto nella sua interezza.
Ovviamente, pur avendo indicato la mia disponibilità a collaborare gratuitamente, non sono stato contattato: quando si propongono soluzioni, si ha paura di accettarle e si preferisce andare avanti sulla strada sbagliata. Lo stesso fanno coloro che accettano di credere solo ai “falsi profeti”. I risultati elettorali, quantomeno in Italia, ne sono la dimostrazione. Perciò continueremo ad avere una società che precipita sempre più verso il baratro.
Lo dimostrano anche i sondaggi che sembrano orientati a ripescare personaggi rivelatisi catastrofici, ancorché abbiano dichiarato che in periodi eccezionali occorre aumentare il debito. Ma se si fa debito bisogna restituirlo, pure maggiorato degli interessi! E dove si prendono gli interessi se non vengono emessi?
Già, gli euro vengono emessi se ci si indebita, perciò bisogna chiederli in prestito, aumentando il debito all’infinito, come il bilancio dello Stato italiano ha mostrato, nonostante i grandissimi sacrifici richiesti agli italiani con l’aggravamento delle imposte, la riduzione della spesa sociale e la svendita di tutto il patrimonio pubblico.
Abbiamo da cedere tutto il patrimonio privato al netto delle imposte da pagare e poi è finita.
Ce lo vogliamo mettere in testa che il denaro gestito dalle banche centrali è, come diceva San Francesco d’Assisi, lo sterco del demonio? Peggio ancora se questo sterco ce lo prendiamo all’estero. E c’è pure qualche politico che intende ricorrere al Mes, cioè intende portare tutti gli italiani al massacro. Non c’è, al momento, nulla di peggio del Mes.
Allora cosa si può fare? E’ dal 2016 che ho reso pubblica l’unica possibile soluzione, che ho ipotizzato non avendo mai sentito parlare di Giacinto Auriti, ma che di fatto ne rappresenta una notevole evoluzione, perché va a incidere sulle cause della crisi che attraversiamo, pure aggravata dalle conseguenze economiche dell’epidemia in corso, e consentirà di disporre della solidarietà nazionale, di superare i vincoli europei e di avviare un nuovo corso che ci sgraverà totalmente – anche se gradualmente – dal vessatorio sistema impositivo italiano.
La Verità ci rende liberi, ma se siamo sottoposti a imposte potremo dirci veramente liberi? Dico di no. Allora ognuno prenda coraggio e si dichiari disposto a cambiare totalmente la propria vita.
E’ inutile solo sperare che le cose possano cambiare in meglio, perché mi è impossibile credere che coloro che hanno firmato trattati capestro avessero buone intenzioni.