E’ stato pubblicato il bollettino ufficiale della regione Lombardia, circa la nuova ordinanza per l’utilizzo delle mascherine. Da oggi, 5 aprile 2020, fino alla scadenza del Dpcm, datata 13 aprile, sarà obbligatorio uscire con il dispositivo di protezione per coprirsi bocca o naso, che sia una mascherina, un foulard, una sciarpa, o una maglia a collo alto. Una decisione che ha fatto storcere il naso a molti, soprattutto a coloro che da tempo continuano a ripetere che le mascherine non sono obbligatorie e che è più importante mantenere le distanze con le altre persone. Fa parte di questo partito il capo della protezione civile Borrelli, uno dei grandi “nemici” del presidente della Lombardia, Fontana: «Mascherina obbligatoria? – ha detto – Io non la uso perché rispetto le distanze. È importante indossarla se non si rispettano le distanze». Ha replicato Davide Caparini assessore regionale al Bilancio: «Borrelli? Dichiarazioni incoscienti.. Mentre stiamo ancora aspettando le mascherine che lui ci ha promesso, noi lombardi puntiamo a proteggerci». In ogni caso, qualora voleste visionare l’ordinanza lombarda pubblicata in Gazzetta ufficiale, potrete vederla qui. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ORDINANZA REGIONE LOMBARDIA: OBBLIGO DI MASCHERINE SE SI ESCE
Il governatore Attilio Fontana parla dell’ordinanza della Regione Lombardia che introduce l’obbligo di coprire naso e bocca quando si esce: «Volevo che si facesse chiarezza. Ho ascoltato ironia fuori luogo. Non è che siamo così matti da fare un’ordinanza non realizzabile. Sappiamo che sono poche le mascherine e sono difficili da reperire, ma noi abbiamo scritto che chi deve uscire può adottare tutte le misure precauzionali consentite». Il chiarimento è avvenuto a “Stasera Italia, speciale weekend”, su Rete 4, dove si parlava dell’ordinanza sulle mascherine in Lombardia. «Si può usare la mascherina, ma non è obbligatorio indossarla. Chi non ce l’ha può usare altri indumenti per ridurre il più possibile ogni forma di contagio», ha aggiunto il Presidente della Regione Lombardia. «Cercare di attirare l’attenzione dei cittadini in questo momento cruciale è molto importante. Noi dobbiamo fare l’ultimo passo», ha aggiunto Fontana spiegando che questo è un altro step per dare una “spallata” all’epidemia di coronavirus. (agg. di Silvana Palazzo)
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ORDINANZA LOMBARDIA, OBBLIGATORIO USARE MASCHERINE O SCIARPE
Da domani in Lombardia si potrà girare, a piedi o in auto, solo indossando mascherine o comunque una protezione su naso e bocca. Lo prevede la nuova ordinanza della Regione firmata dal governatore Attilio Fontana che entrerà in vigore appunto domani. Quindi da domenica 5 aprile e fino al prossimo 13 aprile, è previsto «l’obbligo per chi esce dalla propria abitazione di proteggere se stessi e gli altri coprendosi naso e bocca con mascherine o anche attraverso semplici foulard e sciarpe». Invece gli esercizi commerciali al dettaglio già autorizzati, come quelli di alimentari e prima necessità, «hanno l’obbligo di fornire i propri clienti di guanti monouso e soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani». L’annuncio è stato dato con un comunicato, a cui ha fatto poi seguito la pubblicazione online del testo dell’ordinanza. Nel frattempo però è già partito l’assalto al call center regionale da parte dei cittadini per le richieste di informazioni in merito al nuovo provvedimento introdotto.
ORDINANZA LOMBARDIA, SI RISCHIANO SANZIONI
Al momento il call center regionale non è in grado di fornire spiegazioni ai cittadini lombardi in merito alla nuova ordinanza della Regione Lombardia sull’obbligo delle mascherine o comunque protezioni, visto che appunto il testo del provvedimento non è uscito contestualmente all’annuncio. Per quanto riguarda le conseguenze che rischiano coloro che escono senza coprirsi il volto e gli esercizi commerciali se non forniscono guanti e/o gel igienizzante, si precisa che il mancato rispetto delle misure di cui alla presente ordinanza è sanzionato, secondo quanto previsto dall’art. 4 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19. Il governatore Attilio Fontana comunque in un videomessaggio lanciato durante la conferenza stampa per il bollettino regionale aveva chiesto già un ulteriore sforzo ai lombardi: «La primavera è iniziata e le giornate sono belle, vorreste uscire, lo so, ma non si può. Non abbiamo ancora raggiunto alcun obiettivo, se vanifichiamo lo sforzo i numeri ricominceranno a peggiorare: non uscite di casa». Ma se dovete farlo per lavoro o necessità, dovete obbligatoriamente coprirvi il volto. Bisognare girare infatti indossando una mascherina o comunque con una protezione su naso e bocca.
REGIONE LOMBARDIA CHIEDE DPCM A GOVERNO
Il documento regionale, proprio come la precedente ordinanza, conferma la chiusura degli alberghi, con le eccezioni in vigore, degli studi professionali, dei mercati e di tutte le attività che non sono essenziali. Ma sarà possibile acquistare articoli di cartoleria all’interno degli esercizi commerciali che vendono alimentari o beni di prima necessità. Invece la vendita di fiori e piante è possibile solo con la consegna a domicilio. La Regione Lombardia nel comunicato spiega anche che ai sensi del decreto legge del 25 marzo scorso, che vieta alla Regione di intervenire sulle attività produttore, «è stato chiesto al Governo di confermare con un dpcm specifico, la chiusura dei cantieri edili e di permettere, invece, le attività legate alla filiera silvopastorale (come, ad esempio, il taglio della legna)». Dal Comune di Milano invece era arrivato un altro monito: «C’è troppa gente in giro». Per questo ha deciso di convocare il capo della Polizia locale Marco Ciacci e il Prefetto chiedendo più controlli in queste giornate di inizio primavera.