La stella di Noa splende nel concerto a Bergamo, un gesto splendido per sostenere una città in grandissima difficoltà per via del Coronavirus. Quello che ha stupito di più, oltre al gesto di grande carità dell’artista, è stato il momento in cui ha riportato sul palcoscenico il tema de “La vita è bella” magnifico film di Roberto Benigni che vinse l’Oscar a Hollywood. La colonna sonora di Nicola Piovani è tornata dunque sul palcoscenico per una notte, incantando il pubblico italiano. Accompagnata dalla chitarrista Gil Dor l’artista israeliana ha deciso anche di riproporre un classico della musica italiana e cioè quel “Era di maggio” di Roberto Murolo, pezzo di storia della Napoli musicale. Un pezzo della nostra storia dunque ha preso parte a “Il jazz italiano per Bergamo” nei panni di una donna dalla grande sensibilità e dall’indubbio talento. (agg. di Matteo Fantozzi)
“Volevo fare qualcosa di speciale per la città”
Un po’ a sorpresa è arrivato il cambio di programma nel palinsesto di Raiuno, con l’inserimento del concerto di Noa dedicato all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Bergamo, insieme a Brescia, è una delle città italiane più colpite dall’epidemia. Proprio per questo motivo la cantante israeliana ha voluto prestare la sua voce per un diffondere un messaggio di speranza ai bergamaschi: “Volevo fare qualcosa per l’ospedale di Bergamo, dopo che ho saputo quello che stava accadendo in città” ha dichiarato all’Eco di Bergamo, noto quotidiano della città orobica. “Bergamo è una parte di me”, ha spiegato la cantante, che ha sottolineato il legame creato con la città nel 2000, quando registrò il video de ‘La vita è bella’, sulle note della canzone di Nicola Piovani, per l’omonimo film di Roberto Benigni. “Quella è stata una fantastica esperienza – si legge ancora sul quotidiano bergamasco –è un città con centro storico delizioso: abbiamo trascorso due giorni di riprese ed eravamo felici e rilassati. Il video è stato poi visto da milioni di persone e mi ha accompagnato negli ultimi 20 anni della mia vita. Quindi posso dire che realmente Bergamo è una parte di me”. Dunque il suo concerto non è altro che un modo di dire grazie ed augurare a tutti gli italiani, specialmente i lombardi, una pronta ripartenza.