Il nuovo bollettino coronavirus dall’Emilia Romagna si attesta sulla media nazionale e registrano dati incoraggianti per il proseguire della lotta al Covid-19, non senza dimenticare che ancora oggi 74 persone sono morte in solo un giorno per gli effetti della tremenda pandemia. Sono però 549 i nuovi contagi, meno dei 608 registrati di ieri con un totale di positivi che passa così a 17.089: 2.051 la quota invece drammatica delle vittime, con il commissario Venturi (che non ha tenuto la consueta conferenza stampa su Facebook, ndr) che spiega «Si conferma l’andamento dei giorni scorsi, con una riduzione del numero di positivi, oggi maggiore rispetto a ieri. Questo nonostante le aziende sanitarie abbiano avviato i test dentro le Case protette, dove si concentrano le situazioni più difficili e che possono rappresentare la coda di possibili concentrazioni del contagio».
In merito ad un insolito aumento di ricoverati in terapia intensiva (374, 16 in più rispetto a ieri) Venturi conclude «Verificheremo invece il significato dell’incremento dei ricoverati in terapia intensiva, non coerente rispetto all’andamento che abbiamo avuto ormai da diversi giorni addietro. Sono comunque fiducioso sul fatto che, nel complesso, i numeri sulla riduzione del contagio possano rafforzarsi nei prossimi giorni. Indispensabile, per questo, continuare a rispettare tutte le misure restrittive».
CORONAVIRUS EMILIA ROMAGNA, I DATI AL 5 APRILE
Dalla Lombardia alla Protezione Civile, passando per l’Emilia Romagna: la situazione sul coronavirus tende al lieve miglioramento e anche nell’ultimo bollettino aggiornato prima del 5 aprile 2020 si possono vedere timidi ma importanti risultati. «Numeri significativamente migliori», spiegava giusto ieri in conferenza stampa il commissario all’emergenza in Emilia Romagna, Sergio Venturi. In attesa del nuovo bollettino come sempre dalle ore 18 con la diretta Facebook dalla sede della Regione Emilia Romagna, i nuovi positivi sono 608, un dato con crescita “solo” al 3% in più rispetto al giorno prima confermando la linea di abbassamento costante della curva di contagio: resta ancora alto il numero di vittime purtroppo, 75 nelle ultime 24 ore (1977 morti come bilancio totale), con meno guariti (“solo” 188) ma questo non diminuire il senso di miglioramento che l’intera Regione registra sul fronte anti-Covid-19.
«E’ irresponsabile quello che vedo fuori. Non vorrei mai che si facesse l’abitudine alle decine di morti: capisco le esigenze, ma quello che ci si chiede è solo di resistere ancora qualche settimana rispettando i divieti. Lo dobbiamo ai sanitari che stanno lavorando sentra tregua da settimane. Se il virus dovessere tornare in forza, ci verrebbe mancare un diritto: avere un letto dove essere curati – è il duro messaggio lanciato ancora dal commissario Sergio Venturi -. Non ci siamo andati molto lontani, adesso c’è bisogno di senso di responsabilità». (a cura di Niccolò Magnani)
Qui la diretta Facebook del bollettino Emilia Romagna 5 aprile
BOLLETTINO CORONAVIRUS E.R., L’ORDINANZA DI BONACCINI
Al 5 aprile risultano infatti 2.040 le guarigioni, mentre i ricoverati in terapia intensiva e nei reparti Covid appaiono in calo. Non è certo il momento di sedersi sugli allori, visto che la situazione resta comunque d’emergenza. Stando infatti agli ultimi dati accertati ci sono infatti 16.540 casi di positività al Coronavirus in Emilia-Romagna, nonché 608 in più dal 3 aprile al 4. L’andamento dell’epidemia nella regione segna anche 7.166 persone in isolamento a casa, tutte o quasi con sintomi lievi, ma che non richiedono delle cure ospedaliere. Insomma la priorità è quella di non affollare le strutture ospedaliere e di attuare efficacemente tutte le misure di contenimento necessarie.
Nel frattempo il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha firmato un’ordinanza che prolunga tutte le misure restrittive fino al prossimo lunedì 13 aprile. Nello specifico viene confermata l’impossibilità di recarsi al parco e di frequentare i giardini pubblici. Per i parchi è dunque confermata la chiusura al pubblico, al solo scopo di scongiurare assembramenti di persone. Negato ovviamente anche l’uso della bicicletta e gli spostamenti a piedi non necessari.