Nella speranza che a breve arriveranno notizie confortanti sugli sviluppi dell’emergenza sanitaria per la pandemia da coronavirus, ecco che gli appassionati di calcio, come ovviamente le alte sfere, federazioni e leghe, si interrogano sul possibile rientro in campo per chiudere la stagione. Il tema è stato ben discusso nei giorni scorsi e pure sarà centrale anche nella prossima settimana: visto il drammatico contesto che stiamo vivendo, non è cosa facile decidere per la sospensione definitiva o meno della stagione, anche per le tante conseguenze (economiche, politiche ma pure legali) che questa mossa comporta. Pure però, Uefa, Eca e leghe fino ad oggi si sono mosse sempre in favore della chiusura regolare della stagione, da attuare anche in estate inoltrata, pur ribadendo la priorità data alla salvaguardia della salute pubblica.
Insomma, anche oggi il contesto è drammatico e il futuro quanto mai incerto: fare dunque previsioni, tenuto conto dell’imprevedibilità dell’emergenza coronavirus, pare quasi impossibile. Pure, date alcune indicazioni da leghe e Coni, non ci sottraiamo a questo esercizio, volendo dunque stilare un programma, assolutamente velleitario, di quello che sarà il calendario della Serie A.
CALENDARIO SERIE A: IN CAMPO IL 20 MAGGIO?
Come allora potrebbe comporsi il prossimo calendario della Serie A? Riunendo tutte le ultime indicazioni ricevute in questi giorni dalle federazioni italiane ed europee come dalle leghe, ecco che in Italia si sta puntando alla data del 20 maggio come data limite del rientro in campo, anteceduta da un paio di settimane di allenamenti per tutti i club. Ecco che allora, come pure hanno ipotizzato vari media italiani nei giorni scorsi, ecco che ci si orienterebbe per un recupero immediato delle ultime partite di A rimaste (quelle della 25^giornata, con Inter-Sampdoria): da qui si tornerebbe in campo ogni due-tre giorni circa, per chiudere dunque la stagione della Serie A entro il 2 luglio (data fissata per non sforare eccessivamente alla data limite del 30 giugno per la scadenza di contratti coi giocatori).
Sarebbe dunque un vero tour vede force per i protagonisti della prima serie del calcio italiana, che presumibilmente solo a campionato concluso e scudetto assegnato, sarebbero ancora in campo, nei mesi di luglio e agosto per terminare Coppa Italia e coppe internazionali (forti del fatto che la Uefa si è resa in tal senso assai disponibile). Ovviamente di fronte a questo piano emergono subito parecchi problemi, in aggiunta a quello, principale, dell’effettiva possibilità di tornare in campo per chiudere al stagione. Dalla necessità di prolungare i contratti dei giocatori, fino alle difficoltà logistiche che un tale calendario della Serie A implicherebbe per tutti i club: e non scordiamo le difficoltà da parte dei club italiani di inserirsi nel calendario delle coppe europee e di organizzarsi in tal senso con le altre federazioni, che pure potrebbero tornare in campo piò tardi rispetto a noi o non farlo affatto (come ha già deciso in Belgio la Jupiler league). Insomma i punti di domanda non mancano davvero: solo nei prossimi giorni, seguendo l’evoluzione dell’emergenza sanitaria potremo capirci qualcosa di più.