All’inizio del 2020, l’International Classical Music Awards (IMCA) ha dichiarato Marina Rebeka Artista dell’Anno con la seguente motivazione: “La cantante lettone Marina Rebeka incarna, forse più di ogni altro, l’idea del “soprano assoluto”: ha un repertorio che va dal barocco al verismo, dal belcanto alla musica russa. Si distingue sempre per la sorprendente perfezione del suo canto, la sua dizione immacolata in molte lingue e un impegno commovente per la interpretazione teatrale dei diversi personaggi”.
Sono rimasto colpito dal suo primo importante ruolo internazionale, al Festival estivo di Salisburgo nel 2009: sotto la direzione di Riccardo Muti, è stata una delle protagoniste del Moïse et Pharaon di Rossini, mentre era quasi sconosciuta, e ha affascinato il pubblico. La ho apprezzata altre volte in spettacoli dal vivo in teatri d’opera, vale a dire al Rossini Opera Festival di Pesaro nel Guillaume Tell di Rossini, al Teatro dell’Opera di Roma nel Maometto Secondo di Rossini, in Maria Stuarda di Donizetti e di nuovo a Salisburgo in Simon Boccanegra di Verdi. Tutti spettacoli recensiti su questa testata.
È un soprano assoluto per la sua emissione perfetta, le sue abilità tecniche, l’estensione della sua voce, le sue capacità di adattarsi a ruoli diversi – da quelli che richiedono la coloratura lirica a quelli inizialmente scritti per un mezzo soprano. Per esempio, potrebbe essere l’unico soprano vivente che può cantare Norma come Bellini l’ha concepita. Si vocifera che sia stata contattata dalla direzione della Scala, dove Norma non è stata eseguita negli ultimi quarantacinque anni. Posso solo sperare che, se ci sono negoziati in corso, abbiano successo.
Questo CD è il quarto antologico dedicato solo a lei. Si intitola Elle ed è edito dalla casa editrice Prima Classic. Mostra la ampiezza delle sue abilità in ruoli del repertorio francese del diciannovesimo secolo. Inizia con l’aria Depuis le jour où je me suis donnée della Louise di Charpentier e termina con Dieu! Quel frisson di Roméo et Juliette di Gounod, due brani altamente drammatici. Tra questi brani, ce ne sono due molto sensuali di Salomé e Thais e l’aria di seduzione di Carmen. Ci sono necessariamente arie di amore come Me voilá seule dans la nuit da Les pêcheurs de perle di Bizet e Adieu à la petite table Manon di Massenet. Ed anche una rarità come L’année, en vain chasse l’année da L’enfant prodigue di Debussy. Naturalmente, il CD include due noti brani di coloratura come Les grands seigneurs da Faust Ah! Je veux vivre (questo con un impervio acuto) da Roméo et Juliette , ambedue di Gounod. Non manca un’aria tragica come Pleurez, pleurez mes yeux da Le Cid di Massenet.
La selezione è molto varia e fornisce una panoramica delle capacità vocali di Marina Rebeka e di arie d’opera molte delle quali sono raramente ascoltate al di fuori del mondo musicale francese. Il CD ha solo un difetto: la Sinfonieorchester St Gallen diretta da Michael Balke è un buon complesso per una città di medie dimensioni nella Svizzera orientale ma non all’altezza di Marina Rebeka.