E’ sempre bollente il tema per il calcio della serie A, ma non solo, del rientro in campo per terminare la stagione. Che per leghe e federazioni sia prioritario la conclusione dell’annata 2019-2020, ovviamente quando ve ne saranno le condizioni di sicurezza e salute, è fatto ben noto e su cui si continua a discutere: e pure rimane sul banco il problema della tabella di marcia da tenere per tornare finalmente a correre sull’erba degli stadi. Ecco che in tal senso, ogni giorno ci arrivano nuove proposte per il rientro in campo e pure anche grandi novità da parte degli organi ufficiali, come FIGC e leghe che pure in questi giorni si stanno consultando con commissioni mediche e esperti per fissare direttive da seguire per salvaguardare la salute di atleti, staff personale e arbitri.
RIPRESA SERIE A: A BREVE I PROTOCOLLI MEDICI
Anzi a tal proposito, è noto che già nei prossimi giorni (una volta che sarà passato al vaglio delle ultime commissioni mediche) i club riceveranno un protocollo da seguire per il rientro in campo, diviso in tre fasi e con direttive calibrate ad ogni situazione personale. Nel frattempo però si spera di ricevere presto l’ok alla ripartenza dalla politica nazionale: e in tal senso ecco che potrebbero presto arrivare importantissime novità. A breve infatti il Governo dovrebbe prolungare il lockdown al paese per l’emergenza coronavirus al 3 maggio, ma parecchi club (inseguito agli ultimi contatti tra Spadafora e Gravina) sperano che si possa anticipare di qualche giorno la procedura per il ritorno in campo, almeno per quello che riguarda i controlli medici.
RIPRESA SERIE A: SI ANTICIPANO I CONTROLLI MEDICI?
Stando infatti quanto ci riporta oggi il Corriere dello sport, pare infatti che vi sia ottimismo tra federazione e club, che si possa arrivare al 4 maggio (giorno dopo il termine del lockdown), già pronti per disputare i primi allenamenti. Più precisamente
l’ipotesi è quella che si possa anticipare di qualche giorno la fase uno del protocollo di rientro in campo, con l’eseguibilità dei necessari controlli medici per ottenere “una nuova idoneità sportiva”, affinché gli atleti siano già pronti per i primi lavori sul campo quando si riceverà l’ok per la ripresa della pratica sportiva. Di conseguenza, in tale ipotesi, la fase due avrebbe inizio già a maggio, con i primi allenamenti a piccoli gruppi, e con staff e giocatori in isolamento nel proprio centro sportivo (ove possibile). Da qui dopo un tempo non determinato (ma che dipenderà anche dagli sviluppi della pandemia e dai risultati ottenuti nelle prime due fasi del protocollo), ecco il ritorno degli allenamenti congiunti e partitelle con corpo a corpo. Preludio ovviamente della ripartenza della stagione, sia pure senza pubblico. Per ora si tratta chiaramente solo di un’ipotesi, ma che pure pare convincere molti: staremo a vedere.