Nuovo aggiornamento circa l’epidemia da coronavirus in Germania. Secondo la John Hopkins University, attualmente gli infetti tedeschi sono 125.452, quinta nazione al mondo per numero di casi dietro a Stati Uniti, Italia, Spagna e Francia. “Poche” le vittime, solamente 2871, decessi ben lontani da quelli che hanno invece riguardato altre nazioni vicine come ad esempio Francia, Spagna o Italia, o ben più piccole come il Belgio. Fatto sta che, come comunicato dal Robert Koch Institute, nelle ultime 24 ore si sono registrati 2.821 casi di contagio, numeri che confermano un trend positivo, il quarto giorno di calo degli infetti. Il bilancio delle vittime è invece cresciuto di poco più di un centinaio, un altro dato che fa sicuramente ben sperare dalle parti di Berlino. E a proposito della Germania, è meritevole d’attenzione la notizia riportata stamane da Repubblica, dove si sottolinea il caso di alcuni profughi che hanno deciso di mettersi al servizio della comunità che li ospita, producendo mascherine.
CORONAVIRUS GERMANIA: PROFUGHI PRODUCONO MASCHERINE
“Anche i profughi possono e vogliono aiutare. E’ questo il nostro modo di pensare, in questa emergenza, in questa situazione pericolosa”. Così ha parlato Babak Barz, in Germania dal 2016 dopo essere scappato dall’Iran attraverso i Balcani. Barz faceva il sarto nel proprio paese d’origine, e di conseguenza ha deciso di mettere in pratica le proprie qualità in un periodo di emergenza sanitaria come quello che stiamo vivendo attualmente, dove i dispositivi di protezione vanno a ruba. Assieme al connazionale Hamid e ad una terza rifugiata, una donna afgana, i tre si sono messi davanti alla macchina da cucire presso il Centro profughi di Jüterbog, in Sassonia, dove producono centinaia di mascherine destinate all’ospizio locale. Infine da segnalare la testimonianza rilasciate al Giornale di Sicilia da parte di Salvatore Rattoballi, imprenditore palermitano che da anni vive e lavora in Germania: «Per fare fronte a questa crisi sono stati stanziati tantissimi soldi, sicché oggi le aziende possono avere contributi a fondo perduto in proporzione al numero di persone occupate. Chi ha fino a 5 dipendenti può avere 9 mila euro, più se ne hanno e più si può ottenere. Ci vogliono solo due giorni, basta formulare una richiesta on line con i dati della sua attività».