Sarà Regione Lombardia ad anticipare i soldi per i cassa integrati? Lo ha annunciato il governatore Attilio Fontana attraverso la sua pagina Facebook, subito supportato da Matteo Salvini; tuttavia, alle dichiarazioni dei due politici hanno fatto replica quelle di Francesco Boccia, ministro per gli Affari regionali e le Autonomie. Non si è ancora placata la polemica (aspra) per le parole di Giuseppe Conte nel corso della conferenza stampa di venerdì, e le accuse dirette a Giorgia Meloni e lo stesso Salvini sul Mes, che rischia di aprirsi un nuovo banco di discussioni: questa volta in merito alle risorse per pagare la cassa integrazione in deroga ai lavoratori che, a causa del Coronavirus e della chiusura generale delle aziende, in questo momento sono a casa e non percepiscono uno stipendio.
Fontana è stato particolarmente esplicito, parlando di un accordo con il sistema bancario e i sindacati: “Entro una settimana fino a un milione di lombardi potranno chiedere in banca l’assegno, soldi veri” ha detto il governatore, che ha poi rincarato la dose accusando lo Stato di non essere presente e, dunque, di doverci pensare in prima persona come leader della Regione. Salvini è intervenuto poi su Twitter con i suoi soliti toni: “Non chiacchiere ma soldi veri per sostenere i lavoratori in difficoltà” ha scritto, quindi in collegamento con 7 Gold ha parlato di 7,5 milioni di euro per quantificare in una cifra reale quelli che saranno gli aiuti ai cassa integrati. “Serviranno per anticipare rispetto ai tempi previsti dallo Stato” ha affermato, tirando in ballo burocrazia, lungaggini e sindacati che “devono essere sempre in mezzo, così nessuno ha visto un Euro”.
CORONAVIRUS, BOCCIA RISPONDE A FONTANA
Tuttavia, come dicevamo, il ministro Francesco Boccia ha replicato a Fontana e Salvini: nella sua risposta ha parlato dell’ennesima polemica infondata da parte della Lombardia, sostenendo come all’Inps non risultino richieste dalla regione a differenza di altre che l’avrebbero già presentata. Il Governo nei giorni scorsi ha firmato una convenzione con l’Associazione Bancaria Italiana, prevedendo l’anticipo da parte delle banche dei soldi spettanti alla cig, senza che ci siano costi per i lavoratori. “Abbiamo chiarito che i rimborsi per le spese effettuate saranno eseguiti appena arriveranno i riscontri” ha aggiunto il ministro, dicendo poi che “è complicato dare risposte se non ci sono richieste”. Ci dobbiamo quindi preparare ad altri giorni di fitte discussioni e polemiche?