Non ci sono buone notizie nell’ultimo bollettino coronavirus espresso dal commissario ad acta per l’Emilia Romagna Sergio Venturi nella conferenza stampa conclusasi attorno alle 18: boom di decessi, ben 90 a fronte dei 54 morti registrati a Pasquetta, con un dato che dunque non migliora rispetto alla scorsa settimana. Il commissario dà una sua interpretazione di questo drammatico dato comunicato oggi dalla Regione: «Questo alto numero risente alla comunicazione tardiva delle aziende, che spesso comunicano oggi i risultati di analisi autoptiche su decessi in realtà avvenuti giorni precedenti. Chiederemo che i dati vengano scorporati per avere un polso più corretto della situazione».
I buoni dati si registrano sul numero di pazienti in terapia intensiva (-3) e nei ricoveri in ospedale (-17) mentre è ancora alto il numero dei nuovi contagiati rispetto alla giornata di lunedì: 20.752 i casi di positività al Coronavirus in Emilia-Romagna, 312 in più rispetto a ieri. In merito alle immediate “sfide” che la Regione deve intraprendere, Venturi afferma «Ho letto che la presidente della Commissione europea pensa che gli anziani dovranno stare a casa fino alla fine dell’anno, penso che sia meglio invece stare tre settimane in un albergo, lontano dalla propria famiglia per non contagiarla. Le infezioni domiciliari sono ormai molto comuni: il distanziamento sociale fuori di casa funziona, ma in casa no. Se vi propongono di passare qualche giorno in un hotel, vi suggerisco di dire di sì. E se non ve lo propongono, chiedetelo voi».
I DATI DI IERI
Atteso in conferenza stampa alle ore 18.00 il commissario Sergio Venturi per il bollettino sull’emergenza coronavirus in Emilia Romagna. Come vi abbiamo raccontato, ieri sono stati registrati 51 decessi in più, per un totale di 2.615 morti, mentre i casi positivi hanno raggiunto quota 20.440 (+342). Diminuiscono i ricoveri in terapia intensiva e nei reparti Covid-19, mentre le guarigioni sono 4.007:1.923 clinicamente guariti e 2.084 guariti a tutti gli effetti. Come evidenziato da Venturi, sono in corso approfondimenti sui pazienti deceduti per verificare se fossero presenti patologie pregresse.
Questi i casi positivi per Provincia aggiornati a lunedì 13 aprile: 3.138 a Piacenza (38 in più rispetto a ieri), 2.573 a Parma (42 in più), 3.888 a Reggio Emilia (39 in più), 3.132 a Modena (45 in più), 2.947 a Bologna (93 in più), 345 a Imola (2 in più), 618 a Ferrara (2 in più). In Romagna sono complessivamente 3.799 81 in più), di cui 827 a Ravenna (26 in più), 691 a Forlì (30 in più), 554 a Cesena (4 in più), 1.727a Rimini (21 in più).
BOLLETTINO CORONAVIRUS EMILIA ROMAGNA: “EPIDEMIA IN CALO”
Nel corso della conferenza stampa di ieri, il commissario Sergio Venturi si è detto fiducioso: «Il quadro epidemico si ammorbidisce, questo è positivo. Il fatto che l’epidemia scenda e non dilaghi ci può fare solo ben sperare». E si pensa già al domani: il presidente Stefano Bonaccini ha invocato negoziati tra parti sociali, ovvero una condivisione sulle principali misure socio-economiche. «Insieme a sindacati e imprese, intendiamo definire i criteri che tengano insieme la salute delle persone e l’attività produttiva e lavorativa in condizioni di massima sicurezza», ha spiegato in un post pubblicato su Facebook.
La chiusura delle attività produttive fino al 3 maggio disposta dal premier Conte non è per nulla condivisa dalla Regione, l’assessore al Lavoro e allo Sviluppo Economico, Vincenzo Colla, ha affermato che «la strategia per la fase due è sbagliata». Colla ha spiegato che l’Emilia-Romagna perde 4-5 miliardi di Pil al mese ed «a risentirne sarà soprattutto l’export, che vale oltre 66 miliardi di euro su un prodotto interno lordo complessivo di 64 miliardi». La riapertura delle librerie va bene, ha evidenziato Colla, ma «se il tema è quello di evitare gli assembramenti, forse il governo ha fatto qualche errore strategico».