All’inizio deIl Ciclonededica “A Gino e Edoardo”, un particolare che ai più attenti non è sfuggito. Leonardo Pieraccioni, in vista dell’ennesima messa in onda del film, ha deciso di dilungarsi su Instagram nella spiegazione. Racconta infatti al pubblico che erano i suoi due nonni, che da lassù gli diedero una grande mano. Regista e interprete del film ha analizzato da vicino quelle che sono state le scelte fatte insieme al co-sceneggiatore Giovanni Veronesi. I due infatti scrissero di getto il film fino alla parte in cui le ballerine ripartono, ci fu poi un attimo di esitazione nell’andare avanti. Per il film Pieraccioni si complimenta con i suoi colleghi attori, ma anche di quei due nonni che l’avevano tanto amato in vita e che dall’aldilà avevano continuato a far sentire la loro importante presenza.
Il Ciclone “A Gino e Edoardo”, la dedica: le parole di Leonardo Pieraccioni
Nel suo lungo messaggio su Instagram Leonardo Pieraccioni non parla solo della dedica “A Gino e Edoardo” de Il Ciclone ma fa anche accenni a quello che il film rappresenta e a particolari sulla sua scrittura. L’artista intanto fa il punto sulla nuova messa in onda: “Stasera su Italia 1 c’è di nuovo Il Ciclone. Sono davvero felice dell’entusiasmo del pubblico per quel film fortunato“. Passa poi a parlare della sceneggiatura: “Con Giovanni Veronesi lo scrivemmo di getto la sceneggiatura fino alla scena delle ballerine che ripartono dal casolare, poi ci bloccammo! Sì perché non avevamo fatto una scaletta vera e propria e iniziammo a scriverlo senza sapere di preciso come sarebbe finito: eravamo due incoscienti!”. La prima visione sconvolse Pieraccioni: “Quando lo vidi per la prima volta tutto montato mi sembrò parecchio bello ma non avrei mai creduto che poi sarebbe piaciuto così tanto negli anni”. Il merito però e da dividere tra: “La colpa è stata dei miei colleghi attori, tutti incredibili, e di quella dedica iniziale a “Gino e Edoardo”: erano i miei nonni e da lassù mi dettero una grossa mano”.