Luca Argentero torna questa sera per la conclusione del primo ciclo di Doc – Nelle tue mani, la fiction di Rai 1, record di ascolti, ispirata alla vera storia del dottor Pierdante Piccioni. La serie tv, composta in tutto da otto prima serate, si fermerà questa sera con il settimo e l’ottavo e episodio, per tornare in onda con la seconda parte non appena il cast potrà girare le ultime scene: “Ci trovavamo a Roma, lontani da quelle che inizializzane erano le zone rosse, la Lombardia e altre province del Nord…”, ha ricordato Luca Argentero a DiPiù Tv parlando della sospensione delle attività; “appena il governo ha dichiarato “zona protetta” tutta l’Italia, la produzione ha sospeso le riprese, la mattina dopo. Un set – ha sottolineato infatti l’attore – è una città: decine di persone, fra troupe attori del cast che lavorano ogni giorno a stretto contatto”.
LUCA ARGENTERO: “DOC – NELLE TUE MANI? IL TITOLO…”
Quando Luca Argentero, il cast e la troupe di Doc – Nelle tue mani hanno scelto nome della fiction, non potevano immaginare l’emergenza sanitaria che avrebbe attraversato il mondo intero; eppure, poter fare i conti con una realtà così importante, come quella che vivono tutti i giorni i medici, ha dato loro una piccola intuizione, così come ha raccontato proprio Argentero a Che tempo che fa: “Il titolo è stato pensato prima di questo momento storico che stiamo vivendo, ma perché noi tutto questo lo abbiamo intuito – parlo da profani, da cinematografari – lo avevamo intuito un anno fa quando abbiamo iniziato a lavorare a questa storia”. Fondamentale, in questo caso, il contatto con una realtà ospedaliera: “abbiamo passato tanto tempo in un reparto e forse, quando sei un paziente, al di fuori di questo momento, non ti rendi davvero conto di cosa vuol dire assumersi le responsabilità che tutti i giorni queste persone si assumono”.
LUCA ARGENTERO: “LA GENTE SICURA SU INTERNET, MA…”
Dopo aver fatto i conti con una realtà così importante, quella vissuta tutti i giorni da medici e infermieri, Luca Argentero ha voluto sollevare una questione forse poco dibattuta: “a volte – ha detto l’attore a Che tempo che fa – c’è anche un po’ di spocchia, la gente si cura su internet, ognuno diventa il medico di sé stesso, invece affidarsi nelle mani di qualcuno è perché ci sono persone che dedicano la loro vita a prendersi cura di noi”. Proprio per questo, calarsi nei panni di un medico e vivere la sua esperienza, sempre in prima linea, non è stata un’impresa da poco: “noi abbiamo indossato quel camice con grande senso di responsabilità – ha precisato Luca Argentero – te lo posso assicurare”. Fondamentale, in questo caso, anche la presenza di Pierdante Piccioni, il medico a cui si ispira il personaggio di Andrea Fanti: “lui sì che è un vero Doc”, ha detto l’attore. “quando giri una storia vera e hai la fortuna di poterti confrontare con il protagonista di questa storia è un enorme vantaggio”.