2012 La Profezia dei Maya è il titolo di un film canadese ispirato alla celebre credenza che otto anni fa ha allarmato il mondo intero. Il popolo Maya aveva annunciato per il giorno 21 dicembre 2012 la fine del mondo: una vera e propria apocalisse che però è stata smentita. Tutto è cominciato da un’epigrafe maya sul Monumento 6 in Messico, sito nello Stato di Tabasco, a Tortuguero; un lungo geroglifico di 13000 anni descritto così da Marcello Canuto, direttore del Middle American Research Institute della Tulane University e co-direttore degli scavi a La Corona insieme a Tomás Barrientos della Universidad del Valle de Guatemala: “un testo che parla dell’antica storia politica dei Maya”. L’anno 2012 è stato considerato come il termine conclusivo di un lungo periodo come precisato a dicembre dello stesso anno da Sven Gronemeyer de La Trobe University in Australia che, parlando di una tavoletta rinvenuta nelle rovine di Comalcalco, ha detto: “indica la descrizione del ritorno dal cielo della misteriosa divinità Maya della guerra Bolon Yokte”.
2012 La Profezia dei Maya: la fine di un ciclo
Una profezia che non si è avverata, anzi è risultata una grande bugia. Anche Daniele Petrella, dottore di ricerca in Archeologia presso l’Università di Napoli L’Orientale e amministratore della società Archeologia Attiva, ha precisato: “gran parte della cultura Maya è basata sullo scorrere del tempo e sulla sua ciclicità” per questo motivo i Maya hanno parlato di fine del mondo proprio nel giorno del 21 dicembre 2012 visto che in quella precisa data il ciclo della vita si sarebbe azzerato. Vincenzo Reda, scrittore appassionato di archeologia e autore del libro “101 Storie Maya che Dovresti Conoscere Prima della Fine del Mondo”, sulla profezia ha detto: “i Maya avevano l’ossessione del tempo: se noi ad ogni giorno associamo un santo, questo popolo vi associava addirittura un dio che, con un pesante fardello, lo trasportava fino al giorno successivo per consegnarlo a un’altra divinità. In sintesi, ciò che accadrà il 21 dicembre sarà, secondo complessi calcoli matematici e astronomici, la fine di un periodo composto da 13 Baktun, ciascuno dei quali di circa 400 anni”. Infine Sandra Noble, direttrice della Fondazione per il progresso degli studi mesoamericani di Crystal River negli Stati Uniti D’America sulla profezia ha detto: “per gli antichi Maya giungere al termine del ciclo rappresenta una grande festa” – sottolineando – “è un’invenzione e la possibilità per molti di guadagnare soldi”.