La rivista online Medrxiv, ha pubblicato un interessante studio circa la decontaminazione delle mascherine N95. In un periodo di crisi emergenziale come quello che stiamo vivendo in questo periodo a causa del coronavirus, i dispositivi di protezione stanno andando ovviamente a ruba, e in ogni nazione vi è una grande carenza vista l’elevata richiesta. In Italia la situazione non è delle migliori, e ormai da settimane governo e regioni dibattono sulla fornitura di mascherine. Fatto sta che con lo studio suddetto, ci si è focalizzati sulla decontaminazione delle N95, che normalmente vengono progettate per un uso singolo, quindi smaltite subito dopo l’utilizzo di qualche ora. Quattro sono stati i metodi di decontaminazione utilizzati, leggasi i raggi Uv, l’etanolo al 70%, il calore a 70 gradi, e infine, il perossido di idrogeno vaporizzato, per rendere inattivo il covid-19 o sars-cov-2. Dopo di che i respiratori sono stati analizzati più volte, per valutare la loro efficacia.
MASCHERINE N95 RIUTILIZZABILI DOPO DECONTAMINAZIONE: E’ LA SVOLTA?
Lo studio è stato supportato dal Programma di ricerca intramurale dell’Istituto nazionale di allergie e malattie infettive (NIAID), National Institutes of Health (NIH), nonché da altri istituti americani. Gli autori hanno dichiarato che “Sono state seguite tutte le linee guida etiche pertinenti; sono state ottenute le necessarie autorizzazioni IRB e/o del comitato etico e i dettagli dell’IRB/organo di controllo sono inclusi nel manoscritto”. Gli studi sono stati inoltre registrati e pubblicati, di modo che siano a disposizione di tutti. I ricercatori, infine, hanno affermato che sono state seguite tutte le linee guida appropriate per effettuare le ricerche. Lo studio, come già anticipato in apertura, è decisamente significativo, in quanto potrebbe rappresentare una grande svolta nell’utilizzo delle mascherine N95, da ora non più cestinabili dopo il primo utilizzo, ma appunto riutilizzabili se sottoposte agli adeguati trattamenti. Vedremo se i vari ospedali, o chi di dovere, deciderà di seguire questi “consigli”.