Approfittando del perdurare dello stop al calcio per l’emergenza sanitaria per la pandemia da coronavirus, vogliamo ora fissare la nostra attenzione sulla stagione appena trascorsa e il futuro in casa Milan. A bocce ferme infatti non possiamo non sottolineare le tante difficoltà che il club del Diavolo ha vissuto quest’anno: dalla partenza complicata sotto la direzione di Giampaolo, alla lenta ripresa con Pioli, fino al ritorno di Ibrahimovic. E pure per il futuro le incognite non mancano per i rossoneri, con il dubbio Rangnick e le intricate vicende societarie, fino ai tanti possibili addii nella prossima finestra di calciomercato. Per parlare di tutto questo abbiamo sentito Tiziano Crudeli: eccolo in questa intervista esclusiva a ilsussidiario.net.
Lei riprenderebbe il campionato? Lo riprenderei certamente se ci fossero tutte le condizioni ideali, indispensabili per tutto il movimento calcistico.
Come vede invece il Milan del futuro? Parto dalla situazione attuale, dove purtroppo non è stata disputata una grande stagione. Anche per alcune scelte di alcuni addetti ai lavori come lo stesso Boban e Maldini nel prendere per esempio un tecnico come Giampaolo. Si può essere dei grandi calciatori ma non sempre essere dei dirigenti sempre validi.
Crede che Maldini possa restare il prossimo anno? Bisogna dire che per la prima volta in una società italiana ci saranno sette stranieri nella struttura dirigenziale di un club calcistico di un nostro paese. Non so se Maldini voglia rimanere ancora in una situazione del genere…
Come sarà il Milan di Rangnick e come giudica l’allenatore tedesco? Ha fatto buone cose nella sua carriera, al Lipsia ha lavorato molto bene. Rangnick è una scelta della società. Non è detto perché non abbia ancora allenato in Italia che non sia un tecnico valido. Informarsi, studiare il calcio fa parte del bagaglio di ogni allenatore, anche di Rangnick!
Donnarumma potrebbe partire? La società ha messo sul piatto della bilancia 70 – 80 milioni di euro da investire sul mercato. Bisognerà però fare qualche sacrificio economico e Donnarumma potrebbe partire. Del resto un mercato non va giudicato solo dai soldi che si spendono ma da come si spendono. Se si pensa che il Milan aveva acquistato Piontek e Paqueta per 80 milioni di euro e non ha sempre fatto un mercato ideale!
Chi potrebbe arrivare: De Paul, Meret, Belotti? Potrebbero arrivare sicuramente tanto più che in un momento così particolare tante società anche per i problemi economici dovuti al coronavirus saranno costrette a scegliere delle operazioni di mercato particolari. Poi non è detto che spendendo tanti soldi si fanno delle grandi squadre.
Cosa serve al Milan per tornare grande? E’ un punto interrogativo legato anche alle scelte societarie di un Milan che dovrebbe puntare sui giovani. I giovani non danno sempre garanzie di successo. Un Milan che bisognerà vedere sul campo prima di dare dei giudizi in un calcio totalmente cambiato come quello attuale dopo la vicenda del coronavirus.
(Franco Vittadini)