Negli anni Novanta, l’attore Pino Quartullo ha avuto una relazione con la collega Elena Sofia Ricci. Da questa relazione è nata la loto figlia Emma, che ha seguito le loro orme e ha inaugurato di recente la sua carriera nel mondo dello spettacolo. Pino, il papà, è originario di Civitavecchia e – oltre a un diploma in regia all’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio D’Amico e uno in recitazione al Laboratorio di Esercitazioni Sceniche di Gigi Proietti – vanta una laurea in architettura. Il suo percorso, in effetti, è stato un po’ travagliato, se non altro perché suo padre pensava a un lavoro diverso per lui. “Io dovevo laurearmi perché altrimenti venivo cacciato di casa! Mio padre era ingegnere e ho fatto architettura che è un po’ un ponte fra quello che avrebbe voluto lui e quello che avrei voluto fare io che era teatro. Ero pazzo del mondo dello spettacolo e quindi ho fatto un piano di studi dettagliato che comprendeva scenografia, storia del teatro e ho fatto la tesi di laurea sul progetto di un teatro. Poi quando stavo quasi per laurearmi ho provato a fare l’esame sia all’Accademia che al Laboratorio di Gigi Proietti e fui preso in entrambe le scuole. In Accademia feci regia perché avevo ventidue anni e avevo superato il limite d’età e da Proietti, invece, facevo l’attore. In parallelo mi sono Diplomato alla Scuola di Proietti e laureato all’Accademia d’Arte Drammatica. Tripla Laurea!”.
La carriera di Pino Quartullo
A questo punto, viene da pensare che abbia reso veramente orgoglioso suo padre. In ogni caso, Pino Quartullo orgoglioso lo è di sicuro. Il suo percorso professionale è in continua ascesa, e tuttora, come attore, ha da imparare: “Bhe per esempio con maestri completamenti diversi come Gigi Proietti e Aldo Trionfo, che era un maestro all’avanguardia, scoprire che, in qualche modo, certi concetti di teatro, certe libertà, certe ricchezze che l’attore porta in scena a teatro ce li insegnavano quasi nello stesso modo, pur venendo da mondi completamente diversi. Per cui una sedia in teatro può diventava un trono, un cavallo, un giocattolo. E questa fantasia dell’attore deve essere sollecitata, naturalmente, da un pubblico che poi risponde. Ma soprattutto è l’attore che porta per mano il pubblico a immaginare, a pensare, a fargli vedere mondi che non esistono sul palco”.
Pino Quartullo e la nomination agli Oscar
Oggi, Pino Quartullo è un attore affermato. In passato è stato anche nominato agli Oscar per il cortometraggio Exit nella categoria live action, insieme a Stefano Reali. Per 13 anni, dal 2000 al 2013, è stato direttore artistico del Teatro Traiano di Civitavecchia. Nel 2010 ha sposato Margherita Romaniello, giornalista potentina. Ai giovani che desiderassero intraprendere questa strada, Pino consiglia di studiare: “Non si pensi che fare l’attore sia una cosa facile. Anche se molti personaggi famosi lo sono diventati senza aver fatto scuole, hanno poi comunque studiato. Per esempio Gigi Proietti è cresciuto ascoltando i dischi di poesie di Vittorio Gassman. Quello che consiglio è di non rimanere soli come artisti, di non aspettare che il proprio agente o qualche regista ti chiami, rimanendo appesi nell’attesa, ma mettersi insieme. Formare dei gruppi, delle compagnie, trovare bravi autori, registi e altri attori con cui si lavora volentieri insieme, facendo dei progetti. Avere una propria progettualità è importante, altrimenti si viene schiacciato da questo mondo che è sempre più in crisi, sempre più attento a persone che hanno degli aiuti, raccomandazioni e altri amori privati. Quindi per poter sopravvivere bisogna avere una propria progettualità”.