Lapo Elkann si è collegato in diretta con il programma di Rai Uno, Storie Italiane. Il nipote dell’Avvocato Gianni Agnelli, si trova attualmente in quarantena in quel di Lisbona, in Portogallo. In studio passano le immagini proprio del nonno: “Più che parlare dell’eleganza di mio nonno, mi ritrovo in ciò che mio nonno ha sempre voluto fare, portare in alto l’Italia, sostenerla e portarla dove ci meritiamo di essere, la punta dell’iceberg. Noi siamo un paese incredibile con risorse incredibili e noi meritiamo di essere al primo posto e non in corsia di emergenza, è un paese unico e inimmaginabile con gente incredibile. Il ricordo che ho più bello di mio nonno? Ne ho tanti, tantissimi, forse la forza e la lotta negli ultimi giorni della sua vita, non si è mai arreso, ha sempre combattuto fino alla fine, e mi ha insegnato che non bisogna mai mollare, mai desistere ed essere resilienti fino alla fine, e lo ha fatto con dignità, forza e fervore. Questa è una lezione a me come Lapo ma anche a tutti gli italiani. Come dire, c’è speranza che da tutto ciò ne usciremo più forti, anche se vi sono molte cose che vanno messe a posto, a cominciare dalla politica che deve unirsi, e secondariamente, giovedì affrontare all’Ue un tema importante per portare fondi al nostro paese. Mio nonno mi ha insegnato la resilienza e non arrendersi mai, come è il titolo della nostra campagna”.
LAPO ELKANN E IL RICORDO DELLA NONNA MARELLA E DELLO ZIO EDOARDO
Si parla poi della nonna di Lapo, Marella Agnelli, moglie di Gianni, scomparsa un anno fa a febbraio: “E’ stata la donna più importante della mia vita, mi ha protetto, amato, custodito e supportato in ogni momento difficile e costruttivo della mia vita, è sempre stata al mio fianco. Lo ha fatto con me e con i miei fratelli. La ricordo con grande emozione perchè nessuno ha dato a me quanto lei mi ha dato. Una donna indimenticabile che ho sempre nel mio cuore. Ho visto in una foto anche zio Edoardo (morto suicida a 46 anni ndr), un angelo incompreso, buono, unico, e molto di ciò che sto facendo mi viene da un’ispirazione che prendo da lui”. Ancora sullo zio: “Era una persona buona, di cuore e di animo, e la bontà è una qualità. In Italia si dice spesso che chi è buono è fesso, invece la bontà sarà il futuro del nostro pianeta. Lo zio era generoso ed eccezionale, ha combattuto con le sue peripezie che anche io ho avuto, e anche per questo lo sento molto vicino, in particolare in questo momento in cui ho deciso di cambiare vita, di aiutare gli altri, supportare gli altri e fare tutto ciò che posso”.
“MARADONA UNA PERSONA DI CUORE”
“Maradona lo conosco molto, è una persona di cuore – ha proseguito Lapo – mi rattrista vedere la gente attorno che ne approfitta, come capitato ad altri. Lui è un’icona del calcio italiano e mondiale, ha fatto tanto per il Napoli che è la mia seconda squadra. Vederlo giocare ha fatto gioire tanti italiani e tutti noi, gli amanti del calcio non possono riconoscere che sia stato un grandissimo campione”. Lapo ha aggiunto: “L’Italia la amo con tutto il mio cuore, farei di tutto per aiutarla, perchè voglio vederla brillare a 360 gradi. Chiamerei mia figlia Italia perchè non vi è nulla di più del mio paese, però bisogna trovare prima la donna. Per ora è un sogno nel cassetto che certamente mi auguro la vita mi permetterà di fare”. Elkann ha aggiunto ribadendo: “Sono sempre stato un buono, poi ho voluto dimostrare di essere un imprenditore e un creativo, ma da ora in poi – ribadisce – mi dedicherò ad aiutare gli altri tramite la mia fondazione LAPS con cui abbiamo già fatto tante cose in tutta Italia da Scampia alla Sicilia”.