Marco Sportiello è ancora positivo: per il portiere dell’Atalanta l’incubo Coronavirus non è ancora finito. E’ stato il primo calciatore nella rosa della Dea il cui tampone sia risultato positivo al Covid-19; era il 24 marzo, è passato praticamente un mese e, al terzo test, l’esito ha detto che Sportiello non è ancora uscito dal tunnel del contagio. Lo ha comunicato la stessa società bergamasca con una nota ufficiale, nella quale si legge comunque che l’estremo difensore sta bene, anche lui sta ovviamente seguendo le limitazioni sanitarie imposte dal nostro governo ed è asintomatico; tuttavia, la notizia della sua positività al Coronavirus al terzo controllo ci dice ancora più chiaramente che il virus può rimanere nel corpo di una persona anche ben oltre i 15 giorni che all’inizio dell’epidemia erano stati prospettati. Nella nota dell’Atalanta si legge anche che la quarantena di tutti i tesserati della società terminerà il 27 aprile, dunque il prossimo lunedì a meno ovviamente di altri casi.
CORONAVIRUS, SPORTIELLO ANCORA POSITIVO: LA CARRIERA
In questa stagione Marco Sportiello è tornato all’Atalanta dove era arrivato giovanissimo, a 7 anni: già titolare della Dea tra il 2014 e il 2016, si è trovato poi chiuso dall’arrivo di Etrit Berisha nella stagione in cui Gian Piero Gasperini ha iniziato il suo straordinario ciclo e così è andato a giocare nella Fiorentina. Prima riserva – per i sei mesi del 2016-2017 – poi titolarissimo saltando soltanto una partita di Serie A, così anche nella stagione seguente quando però i viola hanno deciso di non puntare su di lui prendendo invece il giovane Alban Lafont. Sportiello però non è rientrato a Bergamo, ma è andato a giocarsi la salvezza con il Frosinone (non riuscendoci) perché Gasperini nel frattempo aveva dato fiducia a Pierluigi Gollini; ad ogni modo il nativo di Desio è finalmente rientrato dai prestiti accettando di fare da riserva al collega. Prima della sosta per il Coronavirus ha giocato 3 partite di campionato e una di Champions League, coronando così il sogno di fare l’esordio nella principale competizione per club. Purtroppo era quella di Valencia, disputata a porte chiuse (in Italia c’era già stato il primo DPCM che aveva dichiarato zona rossa in tutto il Paese); poco importante, adesso la cosa principale è che Sportiello guarisca dal Coronavirus.