La rabbia di Paolo Cannavaro contro le Iene: l’ex difensore del Napoli ha risposto con un lungo post su Instagram al servizio del programma televisivo di Italia 1, che lasciava presagire infiltrazioni camorristiche dietro la consegna di pacchi alimentari nel capoluogo partenopeo. Un’iniziativa presa per sostenere i più bisognosi nel momento più duro del lockdown in Italia per l’emergenza coronavirus, ma sulla quale le Iene avevano visto allungarsi l’ombra della camorra. Sui 2000 pacchi consegnati recentemente ha messo la faccia l’ex calciatore, che ha sottolineato di essere nel gruppo di benefattori che avrebbe preferito restare anonimo, ma si è ritrovato ora costretto ad uscire allo scoperto per fugare ogni dubbio sulla bontà dell’iniziativa: “E’ già da un mese che io e tanti amici , grazie ad una colletta fatta con il cuore, abbiamo consegnato oltre 2.000 spese sul territorio napoletano… tutto il denaro e’ stato raccolto tramite bonifico. Gestito tramite un’associazione autorizzata. Ogni acquisto è stato fatturato dal venditore. I tanti volontari insieme ai miei amici hanno provveduto alla divisione delle spese con l’utilizzo di guanti e mascherine e nonostante ciò hanno messo a rischio la salute e quella dei loro cari.”
PAOLO CANNAVARO: “TV E STAMPA NON CI AFFONDERANNO”
Nel messaggio pubblicato su Instagram Paolo Cannavaro è molto critico non solo con le Iene, alle quali pure si rivolge esplicitamente in relazione al servizio televisivo effettuato, ma a tutti i media che a suo dire non stanno veicolando in maniera corretta le iniziative a sostegno della popolazione in difficoltà, preferendo diffondere vere e proprie fake news che contribuiscono a rendere ancora più basso il morale della gente: “Questo messaggio lo pubblico solo per dare forza a chi ci sta mettendo tempo cuore e salute per portare aiuto alle famiglie più colpite da questa crisi… la tv e la stampa che provano ad affondarci non ci riusciranno mai !!! Avanti Napoli. Avanti amici…. e se fino ad oggi avevamo preferito l’anonimato durante le consegne, da oggi in poi gridiamolo forte e chiaro che dietro alla spesa solidale c’è gente per bene!!!!! Non so se la problematica sollevata dalle @redazioneiene esista o no, ma sarebbe un peccato oscurare il lavoro di chi invece con sudore sacrifico fisico ed economico sta dando una mano alla Città di Napoli….” Al di là del dover prevenire o scoprire eventuali infiltrazioni camorristiche in un momento di crisi, Cannavaro sottolinea dunque come non vada diffamato il lavoro di chi sta cercando di portare aiuti concreti alla gente che si è vista portare via lavoro e certezze dal coronavirus.