Non manca molto alla graduale fine del lockdown che ha costretto moltissimi italiani a trascorrere le proprie giornate in casa per evitare il diffondersi del coronavirs. Giornate che sono state passate anche davanti agli schermi per guardare film e serie tv delle popolari piattaforme digitali, perlopiù straniere. Prima dell’avvio della fase 2 può forse valer la pena dedicare qualche ora alla visione di Liberi tutti, serie trasmessa su Raiplay e ideata proprio per la piattaforma digitale di viale Mazzini.
Michele Venturi (interpretato da Giorgio Tirabassi) è un avvocato romano non proprio integerrimo che viene arrestato e sorpreso con 25 milioni di euro in contanti al posto della ruota di scorta dell’auto presa a noleggio. Da bravo legale qual è, si giustifica spiegando che la somma deve essere stata dimenticata da qualche precedente utilizzatore della vettura e viene quindi messo agli arresti domiciliari mentre le indagini vengono approfondite.
Tuttavia le abitazioni di Venturi vengono poste sotto sequestro e la Pm offre all’avvocato come alternativa al carcere la residenza coatta presso “Il Nido”, comunità di cohousing gestita dalla sua ex moglie Eleonora (Anita Caprioli), dove vive anche la loro figlia Chiara (Ludovica Martino), insieme al nuovo compagno della madre, Riccardo (Thomas Trabacchi). Michele non è ben visto dagli abitanti del Nido, ma deve conquistarne la fiducia per non tornare in prigione. Non solo ci riesce, ma comincia anche a cambiare i suoi nuovi coinquilini.
Nessuno tuttavia sa che il Nido è stato segretamente riempito di cimici. Due agenti (Carlo De Ruggieri e Luca Amorosino) ascoltano quindi tutto alla ricerca di un passo falso di Venturi. Il quale riceverà una delle classiche offerte impossibili da rifiutare e si troverà di fronte a una scelta cruciale per il destino suo e di quello dei suoi nuovi “amici”.
Giorgio Tirabassi, dopo alcuni ruoli non proprio convincenti, sembra ritrovare un personaggio in cui esprimere al meglio le sue doti. Nel cast ci sono anche colleghi che i telespettatori amanti delle fiction conoscono bene, come Valeria Bilello, Giordano De Plano e Ugo Dighero. Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo, registi e creatori di Liberi tutti, sono poi nomi noti del panorama seriale italiano. Insieme a Mattia Torre, scomparso lo scorso anno e cui la serie è dedicata, hanno infatti dato vita a Boris – non a caso ne ritroviamo alcuni attori (tra cui anche Caterina Guzzanti e Massimo De Lorenzo) – che nel primo decennio dei Duemila aveva riscosso un grande successo che aveva portato anche alla realizzazione di un omonimo film.
Questa nuova serie non riesce a rinverdire i fasti di allora, complici anche dei richiami a film come “Le vite degli altri” che la rendono poco originale, ma grazie a episodi brevi e alla presenza di personaggi al limite del surreale, non mancano momenti allegri che possono alleggerire gli ultimi giorni di permanenza in casa, in attesa di capire se ci sarà o meno un “liberi tutti” anche per gli italiani.