Le parole di Vittorio Feltri sono state davvero travisate o estrapolate da un contesto che avrebbero reso un altro significato? Non è la prima volta che alcuni ben pensanti, come amano definirsi, continuano a sottolineare le differenze tra Nord e Sud screditando questa seconda fazione, ma è vero anche che spesso alcune affermazioni vengono portare all’estremo, che sia proprio questo il caso? Ad usare questa opzione per correre in soccorso di Vittorio Feltri nella bufera è stato Giuseppe Cruciani cercando di dare un’altra lettura a quel “I Meridionali sono inferiori” che il direttore ha pronunciato a Fuori dal Coro del 21 aprile scorso. Intervento a La Zanzara, proprio Feltri aveva cercato di spiegare che stava solo parlando di divario economico e non intellettuale o altro, e lo stesso ha voluto fare Giuseppe Cruciani ribadendo il concetto e parlando di inferiorità economica, l’unica a cui il diretto voleva riferirsi dicendo in quel modo.
GIUSEPPE CRUCIANI DIFENDE VITTORIO FELTRI SULLA “QUESTIONE MERIDIONALE”
Intervenuto alla trasmissione radiofonica, Giuseppe Cruciani si è subito trincerato dietro il baluardo della libertà di opinione per spazzare via tutti coloro che in queste ore hanno minacciato azioni legali contro Vittorio Feltri, rilanciando poi: “Siete ridicoli. Può anche aver esagerato dicendo queste cose. Io non ci credo, lui intendeva inferiori economicamente e non dal punto di vista antropologico”. Riferendosi poi a chi ha parlato di querele e denunce per “istigazione all’odio”, Cruciani risponde ironico: “Ma lo vogliono denunciare per che cosa? Per attentato ai meridionali?”. La questione è destinata a non placarsi sicuramente non al Sud dove sono molte le edicole e le librerie, specie in Calabria, che hanno annunciato che non venderanno più Libero o i libri firmati dal direttore.