I sondaggi politici internazionali riflettono un dato da non sottovalutare: l’emergenza coronavirus sembra colpire i partiti populisti. Poll of Polls traccia uno scenario ben definito: tutte i partiti nazionalisti, o quantomeno la maggior parte, sono in discesa nei consensi. In Italia la Lega sta facendo i conti con un periodo no: il partito di Matteo Salvini ha perso 3 punti percentuali dall’inizio dell’emergenza sanitaria e non si sono intravisti segnali di risalita a stretto giro di posta.
Come il Carroccio, anche Ps in Finlandia ha dovuto fare i conti con un -3%, ma chi è messo “peggio” di tutti è AFD, partito populista tedesco che ha perso 4 punti percentuali. Discesa nei consensi più contenuta (-2%) per Fpo in Austria, Pvv in Olanda, Sd in Svezia, Podemos in Spagna. Fanno eccezione Jobbik in Ungheria e Pis in Polonia, rispettivamente in crescita del 2% e del 4%. (Aggiornamento di MB)
SONDAGGI POLITICI: 35% PER SI’ EUROBOOND E NO AL MES
Continuiamo il nostro viaggio nel mondo dei sondaggi politici grazie alla supermedia YouTrend-Quorum per Agi e concentriamo la nostra attenzione sul dossier Europa. Al centro del dibattito nelle ultime settimane l’ormai famoso Mes, che in Italia ha diviso partiti ma anche elettori: il sondaggio SWG evidenzia che la maggioranza relativa (35%) è a favore dell’istituzione degli eurobond, ma non darebbe il via libera al fondo salva-Stati. Nette le posizioni degli elettori di Lega e M5s, rispettivamente al 61% ed al 53%.
orientamento, coloro che sono per il sì agli eurobond e sarebbero disposti ad accettare il Mes: rappresentano il 30% degli intervistati e più di due persone su tre sono elettori del Partito Democratico (67%). Infine, segnaliamo che per il 17% l’Italia può e deve fare da sola, gestendo l’emergenza senza il supporto dell’Unione Europea. (Aggiornamento di MB)
SONDAGGI POLITICI: -1% LEGA, PD AL 21%
Nella Supermedia dei sondaggi politici stilata ogni settimana da YouTrend-Quorum per Agi si conferma un Centrodestra a “due velocità”: la Lega continua a perdere terreno (1% netto in due settimane) mentre Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia guadagna spazio e consensi (+0,6%) tanto a livello nazionale quanto all’interno della stessa coalizione. Nella settimana del Consiglio Ue, in attesa di capire come gli italiani prenderanno le firme di Conte su MES e Recovery Fund, l’esecutivo giallorosso continua a non far meglio delle opposizioni e restano in fase di stallo nell’attesa di capire come sarà la fase 2 dal 4 maggio, il vero “banco di prova” per il Governo Conte.
Entrando nel dettaglio dei sondaggi politici “mediati” sui dati EMG, Euromedia, Ipsos, Ixè, SWG, Tecnè la Lega si conferma nel peggior trend nazionale, con il 28,1% che fa tremare Salvini e soci, anche se ancora molto distanti restano i dem di Zingaretti e Franceschini. Il Pd resta fermo al 21,1% perdendo lo 0,2% in 2 settimane, mentre in lievissima risalita è il Movimento 5 Stelle con il 15,1% di consensi su base nazionale. Boom di Giorgia Meloni che guadagna ancora lo 0,6% e si proietta al 13,6% sempre più vicina ai rivali dei M5s: bene Berlusconi e Forza Italia che crescono dello 0,3% (ora al 6,6%) e recuperano voti dalla Lega dall’ala moderata di centro dopo lo schieramento anti-sovranismo sul fronte Mes e aiuti Ue.
SONDAGGI EMG (23 APRILE): FASE 2 E FIDUCIA GOVERNO
A completare le intenzioni di voto dei sondaggi politici YouTrend troviamo Matteo Renzi al 3,4% (anche se pesa l’1,9% a Italia Viva dato dai sondaggi Ixè per Cartabianca), in risalita dello 0,1% rispetto al dato di inizio aprile, appena davanti a La Sinistra di Speranza con il 2,9% (+0,1%). Chiudono la classifica Verdi all’1,9%, Azione all’1,8%, +Europa all’1,6%: per quanto riguarda la fiducia nel Governo Conte alle porte della fase 2 (entro sabato il Premier informerà i cittadini con tutte le linee guida nella conferenza stampa in diretta Facebook) la situazione non sorride alla compagine giallorossa. Nei sondaggi stilati ieri da Emg per Agorà la piena fiducia viene data solo dal 5% degli intervistati, mentre “abbastanza” fiducia viene concessa dal 30% degli italiani (35% totali, in calo dello 0,1% rispetto al 16 aprile scorso). Pesano invece e tanto i ritardi sulla Fase 2 e soprattutto la mancanza di aiuti economici “rapidi” per contrastare la crisi: delusi dal Governo Conte il 23% degli intervistati e completamente negativi il 24% dei cittadini, una somma al 47% che sale dello 0,3% rispetto alla scorsa settimana.