La scuola è sempre scuola, anche con le lezioni a distanza causa Coronavirus: sguardi assonnati e distratti, ritardi (certamente non dovuti al traffico oppure ai mezzi pubblici), c’è chi si presenta in pigiama o con la tv accesa in sottofondo. Eppure, al di là della web cam, c’è il professore che fa lezione – e sempre di una lezione scolastica si tratta.
Il Messaggero allora ricorda ai suoi lettori studenti: a fine anno c’è sempre il voto di condotta. Attenzione dunque: il docente infatti attraverso lo schermo guarda dritto in faccia i suoi studenti e quello che vede non è sempre il lato migliore dei ragazzi. Dunque è molto importante che la didattica a distanza non si trasformi in un qualcosa di approssimativo anche dal punto di vista formale, dove ci si può presentare al computer con gli occhi appena aperti, con la tazza di cappuccino davanti alla tastiera o mentre si mangiano i biscotti, senza neanche essersi tolto il pigiama.
Ci sono poi mancanze anche più gravi e che possono davvero inficiare la didattica, come ritardi spesso consistenti e, come accennavamo, senza giustificazioni valide – coda in bagno per lavarsi? Secondo molti docenti, un clima a volte troppo disteso ed eccessivamente confidenziale sta diventando insostenibile.
SCUOLA A DISTANZA: LE REGOLE DI BUON COMPORTAMENTO PER GLI STUDENTI
Gli insegnanti si mobilitano e, riferisce sempre il Messaggero, stanno arrivando anche le lettere di protesta ai dirigenti scolastici. I presidi dunque scrivono direttamente alle famiglie chiedendo di richiamare all’ordine i ragazzi che, forse, stanno perdendo di vista il concetto di classe e di comunità scolastica. Le lezioni online vanno considerate scuola a tutti gli effetti e allora vale la pena ricordare che, a scuola, non si va certo in pigiama né si sorseggia il tè seduti al banco.
Lo ribadisce Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale dei presidi di Roma e del Lazio: “Una classe virtuale è una classe a tutti gli effetti, il fatto che sia online non significa che il professore non noti certi atteggiamenti. A volte si tratta di vere e proprie mancanze di rispetto e non possono essere tollerate”. Rusconi ricorda che a fine anno ci saranno gli scrutini, compreso il voto di condotta che nel triennio delle superiori fa anche media nell’assegnazione del credito scolastico.
Ecco dunque cinque regole della scuola a distanza da rispettare per la buona condotta online: puntualità nel collegarsi all’orario stabilito per non disturbare la lezione; spegnere o silenziare i telefonini e tenerli lontani; lasciare che sia il docente a gestire i microfoni o le web cam senza irrompere durante la lezione; vestirsi in maniera adeguata, proprio come se si stesse in classe; comportarsi con educazione, come previsto dalle normali regole scolastiche.