Pure il mondo del ciclismo rimane in sospeso: l’emergenza coronavirus infatti ha completamente scombinato la stagione 2020 delle due ruote, tra cancellazioni e rinvia anche di appuntamenti cardine come Giro d’Italia e Tour de France. E per molti atleti professionisti, nell’attesa che la Federazione stili un nuovo calendario per l’annata 2020 (dove sono ben poche le certezze al momento) non resta che attendere a casa propria e nel frattempo allenarsi. E’ di certo quello che sta facendo Elia Viviani, olimpionico e campione europeo su strada e atleta della Cofids, che intervistato dall’Ansa ha dichiarato, con grande ottimismo: “Voglio essere ottimista sul fatto che a breve la risolviamo. L’Italia, l’Europa e il mondo stanno facendo grandi sacrifici per superare questa pandemia”.
ELIA VIVIANI: GIRO AD OTTOBRE? OTTIMA IDEA PERCHE’…
Nel lungo intervento, Elia Viviani chiaramente si è poi espresso anche sull’ipotesi, in questi giorni sempre più forte, di un possibile rinvio del Giro d’Italia per il mese di ottobre. Proprio su tale ipotesi il ciclista azzurro ha aggiunto: “Io penso che sia una cosa giusta, nel senso che ottobre non è un mese dove in Italia rischiamo con il meteo. Anzi, probabilmente per le grandi montagne, arrivando dall’estate, non ci sarebbe nemmeno il problema di maggio della neve. La vedo un’ottima opzione e mi auguro che questo si avveri, perché può essere bello per tutti gli italiani anche come mezzo di ripartenza, come mezzo di rilancio di un paese che ha avuto un momento difficile”. Dunque la corsa Rosa anche come chance di rinascita per il nostro paese: e di certo è quello che sperano anche tutti gli appassionati, impazienti di rivedere (si spera anche a distanza ravvicinata) i propri beniamini darsi battaglia per le strade del Bel paese.
In conclusione poi dell’intervista con l’Ansa un pensiero sulle Olimpiadi, rinviate al 2021, e dove Viviani vorrà difendere l’oro nell’Omnium vinto a Rio de Janeiro 4 anni fa: “Mi pesa fino a un certo punto. Diciamo che sono felice che sia tra un anno perché è giusto arrivare a difendere il mio oro olimpico con la miglior preparazione senza nessun punto di domanda per come magari l’atleta è arrivato all’Olimpiade”. “Decisione giusta e sono felice che saranno tra un anno, anche se avrò un anno in più” l’ultimo giudizio dell’azzurro.