Solo in visita all’altare della Patria, ma idealmente accompagnato da milioni di italiani: Sergio Mattarella ha reso omaggio ai caduti in questo 25 aprile, anniversario della Liberazione, dai risvolti amari per il Paese ancora impegnato nella guerra contro il coronavirus. Il capo dello Stato per la giornata odierna ha firmato un messaggio di speranza: “Oggi celebriamo il settantacinquesimo anniversario della Liberazione, data fondatrice della nostra esperienza democratica di cui la Repubblica è presidio con la sua Costituzione. La pandemia del virus che ha colpito i popoli del mondo ci costringe a celebrare questa giornata nelle nostre case. Ai familiari di ciascuna delle vittime vanno i sentimenti di partecipazione al lutto da parte della nostra comunità nazionale, così come va espressa riconoscenza a tutti coloro che si trovano in prima linea per combattere il virus e a quanti permettono il funzionamento di filiere produttive e di servizi essenziali. (…) Cari concittadini, la nostra peculiarità nel saper superare le avversità deve accompagnarci anche oggi, nella dura prova di una malattia che ha spezzato tante vite. Per dedicarci al recupero di una piena sicurezza per la salute e a una azione di rilancio e di rinnovata capacità di progettazione economica e sociale. A questa impresa siamo chiamati tutti, istituzioni e cittadini, forze politiche, forze sociali ed economiche, professionisti, intellettuali, operatori di ogni settore. Insieme possiamo farcela e lo stiamo dimostrando. Viva l’Italia! Viva la Liberazione! Viva la Repubblica!””. (agg. di Dario D’Angelo)
CORONAVIRUS ITALIA, 25 APRILE IN LOCKDOWN
L’Italia festeggia il 25 aprile in lockdown per il coronavirus, ma la giornata di oggi potrebbe acquistare un nuovo significato, visto che potrebbe essere annunciato il nuovo Dpcm che sancirà l’inizio della Fase 2 il 4 maggio. Intanto ci avviciniamo ai 200mila casi. Dall’inizio dell’epidemia di coronavirus in Italia 192.994 persone hanno contratto la malattia Covid-19. Di queste 25.969 sono morte, ma c’è un trend in crescita di guariti che fa ben sperare. Ieri infatti il bollettino della Protezione civile ha registrato poco meno di 3mila guariti nelle ultime 24 ore, portando così questo bilancio a quota 60.498. Inoltre, più della metà delle Regioni fanno segnare un calo dei malati, non Lombardia e Piemonte. L’indice di contagio è sceso a 0,2-0,7 ma serve ancora prudenza. «La curva si è piegata, possiamo guardare con fiducia al futuro, ma con cautela», ha dichiarato Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss). Per questo motivo Roberto Speranza, ministro della Salute, ammonisce: «Guai a pensare che la battaglia sia vinta».
CORONAVIRUS ITALIA, 6 OPERATORI POSITIVI AL MUSSOMELI
A livello mondiale i morti provocati dal coronavirus hanno superato quota 195mila, mentre il numero complessivo di casi viaggia verso la soglia dei 2,8 milioni. Questo quanto emerge dal bilancio aggiornato della Johns Hopkins University. Intanto si registrano sei operatori positivi nell’ospedale Mussomeli. L’Asp di Caltanissetta aveva avviato test sierologici e tamponi su 14 pazienti ricoverati e 188 operatori sanitari dopo la morte di un’anziana di 92 anni nel reparto di Lungodegenza. Dopo i due pazienti risultati positivi giovedì al coronavirus in Italia, e trasferiti al reparto di Malattie infettive dell’ospedale Sant’Elia, arriva la notizia dunque della positività di questi sei operatori. Sono invece sette i positivi asintomatici a Ragusa, tra cui un bambino di quattro anni. Le loro condizioni sono buone e si trovano tutti in quarantena a casa. Dalle prime indagini sui contatti è emerso che i sette hanno in comune l’ambiente lavorativo.