Pochi giorni fa è caduto il 100esimo anniversario dalla sua nascita: ma non serve di certo una ricorrenza per sottolineare l’importanza nella storia della Repubblica di Nilde Iotti, prima donna d’Italia a ricoprire una delle tre massime cariche dello Stato, la presidenza della Camera dei deputati. Proprio l’esponente comunista è una delle protagoniste della puntata odierna di “Rai 3 per Enzo Biagi“, il programma che il servizio pubblico ha dedicato al giornalista italiano e di conseguenza anche ai grandi personaggi da lui intervistati nel corso di una lunga e straordinaria carriera. Ma chi era Nilde Iotti? Partigiana non può mancare dalla sua biografia: di origini umili, Leonilde Jotti nata a Reggio Emilia il 10 aprile 1920 si garantì l’istruzione a suon di borse di studio; dopo la laurea in Lettere all’Università Cattolica di Milano (Fanfani fu tra i suoi professori) maturò interesse per la politica e si avvicinò al Partito Comunista Italiano. Partecipò così alla Resistenza svolgendo inizialmente la funzione di staffetta porta-ordini, poi aderendo ai Gruppi di difesa della donna, formazione antifascista del PCI, e diventandone un personaggio di primo piano.
NILDE IOTTI, LA PRIMA DONNA PRESIDENTE DELLA CAMERA
Nel 1946 fu eletta nel consiglio comunale della città di Reggio Emilia come indipendente nelle file del Partito Comunista Italiano, aderendovi poco dopo. Nel giugno dello stesso anno venne candidata ed eletta membro dell’Assemblea Costituente. Fu in quel periodo che iniziò a Roma la sua relazione con il segretario del PCI, Palmiro Togliatti, 27 anni più anziano di lei e già sposato con Rita Montagnana (nonché padre di Aldo). Il loro rapporto terminerà soltanto con la morte del leader comunista, nel 1964, divenendo pubblico nella contingenza dell’attentato del 1948. La coppia chiese e ottenne l’affiliazione di una bambina orfana, Marisa Malagoli, sorella minore di uno dei sei operai uccisi da agenti della Celere il 9 gennaio 1950, a Modena, nel corso di una manifestazione operaia. Nilde Iotti sedette tra i banchi della Camera ininterrottamente dal 1948 al 1999: eletta Presidente della Camera dei deputati per tre volte consecutive, ricoprì la carica per 13 anni, dal 1979 al 1992, stabilendo in tal senso un primato, a riprova di quanto la sua figura fosse diventata emblema di imparzialità e parlamentarismo. “Il suo percorso civile e politico reca impressi i caratteri di quella straordinaria crescita democratica, che ha consentito al nostro popolo di liberarsi dal fascismo, di dotarsi di una Costituzione rispettosa degli originari e inviolabili diritti della persona, di progredire nel benessere economico e nella solidarietà sociale”, queste le parole utilizzate dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della ricorrenza dei cento anni dalla nascita dell’esponente comunista.