Il primo maggio sarà una giornata storica per il giornalismo italiano: tornerà infatti nelle edicole “Avanti!”, giornale che per anni ha raccontato le cronache del partito socialista italiano, il PSI. Inizialmente, come ricorda l’edizione online del Corriere della Sera, verrà venduto solamente in quel di Milano, poi via-via in tutte le altre edicole del Belpaese. Claudio Martelli, uno degli storici esponenti dei socialisti di Craxi, ha commentato così la notizia ai microfoni del Corriere della Sera: «Era un sogno accarezzato da tempo e siamo felici di essere riusciti a realizzarlo». Sarà lui il direttore, dopo la partecipazione all’iniziativa di digitalizzare l’archivio storico dello stesso giornale con tutte le collezioni dal 1896 al 1993. Il nuovo Avanti! costerà 2 euro e avrà un totale di 24 pagine; uscirà ogni due settimane, sarà quindi un quindicinale, anche se il secondo numero dovrebbe uscire solamente il 2 giugno, un’altra data importante per la nostra nazione dopo quella della Festa dei lavoratori.
TORNA AVANTI!, MARTELLI: “VOCE DEL SOCIALISMO LIBERALE”
Una scelta di tornare nelle edicole che ha coinvolto una cinquantina di persone fra giornalisti, politici, osservatori e tutti quelli che hanno creduto in questa iniziativa. Come anticipato dal Corriere della Sera, nel primo numero ci sarà un colloquio fra Claudio Martelli e Rino Formica, ex ministro delle finanze nonché altro esponente di spicco del partito socialista. Inoltre, presente anche un contributo di Claudio Signorile, leader della sinistra socialista. Attenzione però, guai a pensare che il nuovo Avanti sarà una semplice operazione “nostalgia” in ricordo dei fasti del Psi, ne che il giornale sarà un organo di partito: «Sotto la testata – fa chiarezza il direttore Martelli – comparirà un tricolore e una scritta: “Voce del socialismo liberale”. A rimarcare che non tutti i socialismi sono uguali e che noi ci inseriamo nel solco del pensiero di Carlo Rosselli e del riformismo». Anche per questo Avanti conterrà il contributo di esponenti del Pd come Andra Orlando, l’eurodeputata Tinagli e il senatore Nannicini. «Vivrà anzitutto del contributo dei lettori e dei sostenitori – conclude l’ ex ministro – alla base c’ è un gruppo di amici legati dalla comune storia socialista che ha deciso di autotassarsi. Ma siamo convinti di poter trovare un pubblico attento perché le 5 mila copie che abbiamo previsto di stampare per il debutto sono già state tutte prenotate».