Che Antonio Conte sia sempre stato un grande estimatore di Edinson Cavani non è una novità: quando il tecnico salentino è tornato alla Juventus in qualità di allenatore, dopo i 13 anni da calciatore, l’attaccante uruguaiano aveva appena completato una straordinaria prima stagione al Napoli diventando quel bomber di primissimo livello che a Palermo non aveva mostrato di poter essere. L’intuizione di Walter Mazzarri di farne la pietra angolare del reparto offensivo aveva funzionato: i bianconeri avrebbero poi vinto lo scudetto aprendo una serie straordinaria di titoli nazionali e tre di questi li avrebbe centrati Conte che però, prima che la società gli regalasse Carlos Tévez (e Fernando Llorente) si era affidato in particolar modo ai gol dei centrocampisti anche perché il suo parco attaccanti non era esattamente ricchissimo. Matri, Vucinic e Quagliarella erano i nomi: il tecnico avrebbe voluto un interprete da 20-25 gol a campionato e Cavani era il nome giusto. Peccato però che il Matador si fosse legato a filo doppio al Napoli; nell’estate 2013 avrebbe lasciato i partenopei ma a quel punto era cresciuto così tanto da finire al Psg.
La Juventus, all’epoca, non aveva i mezzi per competere con i transalpini; Conte dunque non ha mai allenato Cavani, non è riuscito a prenderlo nemmeno quando si è spostato sulla panchina del Chelsea e ha avuto in Roman Abramovich un patron in grado di portare a termine l’operazione. Adesso che è all’Inter, il pugliese ci prova per la terza volta: come scrive La Gazzetta dello Sport il Matador sarebbe finito nel mirino dei nerazzurri che, per la prossima stagione, vogliono un grande attaccante che possa prendere il posto di chi partirà. A proposito? A fare le valigie e lasciare Appiano Gentile dovrebbe essere Alexis Sanchez che sembra destinato a tornare al Manchester United per poi definire il suo futuro, l’intoccabile è chiaramente Romelu Lukaku mentre è ancora in bilico la posizione di Lautaro Martinez, il chiacchieratissimo bomber argentino che è sì nel mirino del Barcellona e del Real Madrid (oltre che di altre squadre) ma sul quale i blaugrana stanno valutando la fattibilità dell’operazione, non volendo arrivare a spendere i 111 milioni della clausola rescissoria. dunque, con la partenza di Sanchez ci sarebbe comunque uno spot da riempire: anzi, diciamo due perché in questo momento il quarto attaccante dell’Inter è Sebastiano Esposito che non si può ancora considerare prontissimo per avere ampio minutaggio, e infatti potrebbe finire in prestito.
CAVANI ALL’INTER? CALCIOMERCATO, I DUBBI SULL’OPERAZIONE
Di Cavani abbiamo parlato in maniera dettagliata nell’accostarlo nuovamente al Napoli, almeno come suggestione; la realtà dei fatti è che si tratta di un giocatore di 33 anni reduce da una stagione nella quale ha giocato poco per gli infortuni, al netto di questo non è più considerato un intoccabile al Psg ma si porta dietro uno stipendio da 12,5 milioni di euro. In questo momento sono troppi anche per le casse di Suning, che potrebbe arrivare a spendere quella cifra per un prospetto decisamente più giovane ma già formato e sul quale si possa scommettere per il futuro (esempio: Erling Braut Haaland o Timo Werner) ma non per l’uruguaiano sul quale ci sarebbero forti dubbi sulla tenuta temporale. A Conte però Cavani piace non poco, e alla fine potrebbe averla vinta lui; una coppia con il Matador e Lukaku farebbe tremare le difese avversarie, ma sarebbe complicato tenere uno tra lui e Lautaro in panchina anche volendo considerare un’alternanza tra campionato e Champions League. Anche per questo motivo, la pista che porta a Dries Mertens è maggiormente percorribile: il belga ha la stessa età di Cavani ma uno stipendio molto più abbordabile, il Napoli però vorrebbe rinnovarlo e lui nella città partenopea si trova a meraviglia, anche se starebbe considerando di cambiare aria potrebbe decidere di non giocare in Serie A con una maglia che non sia quella azzurra.