Henry Thomas non è mai riuscito a scrollarsi di dosso il ruolo di Elliot in E.T. L’Extraterrestre. Il celebre film di Steven Spielberg andrà in onda nella prima serata di Italia 1 di oggi, mercoledì 29 aprile 2020, e sarà un’ottima occasione per rispolverare uno dei grandi classici degli anni ottanta. Per Thomas tuttavia il periodo non è dei più felici, anche se sembra essersi lasciato alle spalle quanto accaduto lo scorso ottobre. Ovvero quando l’artista americano è stato messo in arresto in Oregon alla guida in stato alterato. Il fermo però è durato solo poche ore e Thomas ha potuto fare ritorno a casa. In questi giorni invece, l’attore ha deciso di ritornare attivo sui social solo per augurare buon compleanno alla madre scomparsa nel 2007. “Vorrei che fossi qui”, ha scritto nel post su Instagram, pubblicando una foto di Carolyn L. Thomas da bambina. Clicca qui per guardare il post di Henry Thomas. Una piccola eccezione quindi alla decisione di Thomas di non essere più di tanto attivo sui social. Il post precedente tra l’altro riguarda un altro evento drammatico, legato alla scomparsa di Allen Daviau: il direttore della fotografia americano è scomparso lo scorso 15 aprile.
Henry Thomas è Elliot, successo arrivato all’improvviso
Il successo arrivato all’improvviso non ha reso la vita di Henry Thomas così facile. Quando il film E.T. L’Extraterrestre lo ha lanciato come baby star nei panni di Elliot, l’attore si è ritrovato a fare i conti con un interesse mediatico difficile da gestire. “Sono diventato famoso e all’improvviso non ero più libero di andare a giocare da nessuna parte”, ha raccontato al Mirror qualche tempo fa, “tutti mi bloccavano per chiedermi un autografo. Da bambino timido che ero, mi sentivo quasi trattato come un’attrazione da circo”. A 17 anni poi ha tentato la strada di Hollywood, ma non ci è riuscito. Così ha messo su una band con degli amici, i Farspaker, e per un po’ di tempo ha scelto di allontanarsi dai riflettori dello spettacolo. “C’era un’aria magica in cui potevi facilmente metterti in una situazione in cui le telecamere sparivano“, ha detto tempo fa a Collider, parlando del suo debutto nel mondo della recitazione. “Quando ero adolescente pensavo ‘Oh mio Dio, mi chiameranno di nuovo Elliot”, confessa, “adesso però ho dei bambini e anche tutti quelli che incontri, specialmente persone vicine alla mia età, hanno tutti storie molto significative sulla prima volta che hanno visto il film. In un certo senso, sono orgoglioso di aver contribuito a tutto ciò. Il film è tenuto così tanto in considerazione da molte persone che senti l’obbligo di rappresentarlo in modo positivo“. Negli anni, Thomas sembra aver ripreso la carriera della tv e del cinema: uno dei suoi ultimi lavori lo ha riportato al centro dei riflettori grazie a Hill House, la serie tv di Netflix.