Alessandro Nesta si è confessato in una diretta Instagram con Christian Vieri: l’ex bomber della Nazionale sta ospitando diversi importanti personaggi del mondo del calcio sul suo profilo per delle live, e stavolta è stato il turno dell’attuale allenatore del Frosinone che con Vieri ha diviso per una stagione anche la maglia della Lazio. Un periodo in cui il club biancoceleste era ai massimi livelli: l’anno con Vieri in rosa la Lazio perse per un solo punto uno Scudetto che arrivò poi un anno dopo. E Nesta si sentiva pienamente parte del progetto, tanto da raccontare un simpatico aneddoto: “Giocare per tutta la carriera alla Lazio? All’epoca non sarei mai andato via, ma poi per quello che sono riuscito a fare al Milan mi è andata alla grande. Ricordo che due anni prima giocammo una partita con il Real Madrid e Hierro mi disse “Devi venire al Real’, ma io gli risposi ‘Ma che se matto? Sono alla Lazio!” Nel 2000 far parte della formazione biancoceleste era più appetibile anche di passare al Real, considerando poi che Nesta rappresentava il club del quale era tifoso.
NESTA E IL RIMPIANTO DEL MONDIALE 2006
Si è parlato però anche tanto di Nazionale, e in particolare del Mondiale 2006 per il quale Nesta nutre dei rimpianti: pur facendo parte a pieno titolo del gruppo dei Campioni del Mondo, la sua avventura in Germania si fermò alla terza partita contro la Repubblica Ceca, per un infortunio, non potendo così giocare la parte decisiva del torneo. “Quel Mondiale non lo sento mio al 100%. Ho avuto la fortuna di giocare in grandi squadre e di vincere, ma quando l’ho fatto ho sempre giocato le partite vere, quindi sento di più altre vittorie. Al mondiale ho fatto due partite, quelle vere, quelle più emozionanti sono sono state le ultime contro Germania e Francia”. Due partite che Nesta avrebbe sicuramente voluto giocare ma nelle quali non è riuscito a scendere in campo. Vieri ha messo il dito nella piaga e ha ricordato che lui non poté essere preso in considerazione da Lippi, che pure aveva a disposizione un attacco stratosferico, essendosi fatto male un mese prima del Mondiale. Treni che passano una volta e poi non si ripetono, anche se sui tabellini di quel Mondiale il nome di Nesta resterà comunque per sempre.