24.543 morti e 239.639 casi: questo il nuovo bilancio dell’emergenza coronavirus in Spagna. Come riportato dalle autorità, nelle ultime 24 ore sono stati registrati 268 decessi e 2.740 contagiati: in calo il numero delle nuove vittime, ieri +325. Buone notizie anche dal fronte dei guariti, oggi 112.050. Il governo di Madrid è al lavoro per mettere a punto un allentamento delle restrizioni e, secondo quanto riporta El Pais, a partire da sabato saranno previste passeggiate e sport individuali in base a fasce orarie. Ma non è tutto, questa suddivisione non sarà uguale tra Regioni: Fernando Simon, direttore del centro di coordinamento per le emergenze sanitarie, ha spiegato che molto dipenderà dall’evoluzione dell’epidemia ed alcune regioni ripartiranno in ritardo rispetto ad altre. Purtroppo, come in Italia, non arrivano buone novelle dall’economia: il Pil crolla a -5,2%, la maggiore contrazione dagli anni Settanta. (Aggiornamento di MB)
CORONAVIRUS SPAGNA, GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI
La Spagna, al pari di molti altri Paesi mondiali, si trova quotidianamente a dover fare i conti (letteralmente) con il Coronavirus, che non perde occasione di aggravare il suo bilancio: dall’avvento della pandemia nella penisola iberica sono stati registrati 236.899 casi e 24.275 persone sono decedute dopo avere scoperto, loro malgrado, la propria positività al Covid-19. Così, se da una parte il premier Pedro Sánchez ha fatto sapere di avere intenzione di richiedere una proroga dello stato d’allarme sino al 25 maggio, il Governo spagnolo trasmetterà in data odierna, giovedì 30 aprile 2020, il Programma di Stabilità 2020-2023 e il Piano Nazionale di Riforma a Bruxelles. Tra i file che saranno inviati, vi sarà anche l’aggiornamento del tavolo macroeconomico, con una revisione importante delle previsioni dovute all’impatto della crisi sanitaria, nonché le misure previste dall’esecutivo al fine di alleviare gli effetti generati dall’epidemia pochi giorni prima dell’inizio dell’allentamento delle norme restrittive.
CORONAVIRUS SPAGNA: VUELTA RIDOTTA A 18 TAPPE E CON PARTENZA DAI PAESI BASCHI
Dai Paesi Bassi ai Paesi… Baschi: è la metamorfosi subita dalla Vuelta, una delle tre corse a tappe ciclistiche più celebri del mondo insieme a Tour de France e Giro d’Italia. Il direttore della kermesse, Javier Guillén, ha asserito: “La Vuelta vuole rispettare e rispetterà le sue ultime 18 tappe”. Tradotto: annullate la partenza e le prime giornate di gara in Olanda, previste invece originariamente, ma, in ogni caso, la manifestazione è confermata, seppur con un format ridotto: saranno 18 le tappe che saranno disputate. “Devo ratificare ciò che è stato annunciato oggi: la Vuelta 2020 non partirà dalla città di Utrecht, a causa della crisi sanitaria attuale”, ha sottolineato Guillén in una dichiarazione fornita dall’ufficio stampa della corsa ciclistica. Lo stesso direttore ha così fornito delucidazioni in merito alla comunicazione effettuata poche ore prima da Unipublic, organizzatore della competizione: il Governo olandese ha vietato gli eventi sportivi sino a settembre. Si partirà dunque da Irún.