Così come è fortemente caldeggiata la teoria che il coronavirus circolasse in Italia, precisamente in Lombardia, già ben prima del paziente 1 di Codogno, è anche fortemente quotata la tesi che molti bambini abbiano avuto delle polmoniti “sospette” fra fine 2019 e inizio 2020. Il caso è trattato stamane dal Corriere della Sera, che cita l’esperienza dell’ospedale dei Bambini di Milano “Buzzi”. A riguardo l’epidemiologo Marcello Tirani, anticipa lo studio in corso della task force lombardia, per provare appunto a scoprire l’origine del virus: “A partire dal “paziente 1” – spiega lo stesso – le Ats (Agenzia di Tutela della Salute, ndr) lombarde si sono adoperate per identificare i contatti stretti. Ai 5.800 testati abbiamo chiesto di ricordare l’esordio dei sintomi e abbiamo ricostruito l’andamento”. Sull’argomento si è espresso anche Francesco Blasi, a capo della Pneumologia del Policlinico di Milano, che ha spiegato “Avevamo avuto l’impressione che ci fossero più casi, ma era inverno, pensavamo fossero causate dall’influenza”.
CORONAVIRUS NEI BAMBINI LOMBARDI: “QUADRI CLINICI A CUI NON SI RIUSCIVA A DARE UN NOME”
Come detto in apertura, il covid-19 si è probabilmente diffuso anche fra i bambini fra dicembre e gennaio, e come svelto da Gian Vincenzo Zuccotti, direttore responsabile della Pediatria e del pronto soccorso pediatrico del Buzzi, vi erano “quadri clinici a cui non si riusciva a dare nome e cognome. Tosse e febbre che non passavano mai. Penso che l’epidemia possa essere partita prima in età pediatrica”. Per cercare di capire se i sospetti siano di più di una semplice ipotesi, comunque basata su dati scientifici, il primario sta sottoponendo ai test sierologici tutto il personale dell’area materno-infantile, per cercare di capire se coloro che hanno sviluppato anticorpi al virus in quel reparto specifico, siano di più rispetto agli altri. Anche la pediatra Silvia Decarlis, ricorda delle strane polmoniti, anche se non gravi, in piccoli pazienti già a gennaio. Non è da escludere che la trasmissione del virussia avvenuta tramite i genitori, ignari ovviamente di tutto.