Alanis Morisette non si nasconde e, in una lunga dichiarazione rilasciata ai microfoni Sunday Times, svela come le moelstie sessuali non siano un fenomeno che riguarda solo il mondo del cinema parlando di cantanti che hanno dovuto subire abusi nel corso della carriera. “Quasi ogni artista femminile è stata aggredita, molestata, violentata… Le molestie sessuali sono onnipresenti, come nel cinema…”, ha spiegato l’artista canadese che, a giugno, festeggerà il 25esimo anniversario dell’album “Jagged Little Pill” che le ha regalato il successo mondiale. La Morissette, da anni sulla cresta dell’onda, ammette come anche nella musica le violenze siano considerate “normali” e avanza l’idea di creare anche per la musica un movimento #MeToo per aiutare le artiste che subiscono abusi, ma che per paura, non denunciano.
ALANIS MORISSETTE: “IL MONDO DELLA MUSICA E’ AGGRESSIVO”
Alanis Morissette ammira la forza delle donne che denunciano anche andando incontro a problemi ancora più grandi. “Affrontano la minaccia di perdere il lavoro, la reputazione o di non essere credute. Nella migliore delle ipotesi, l’accusa viene ignorata, nella peggiore vieni ammonita o licenziata”, ha spiegato al Sunday Times. L’artista canadese, inoltre, ha definito il mondo della musica “rozzo e aggressivo. Ma è solo una questione di tempo prima che ci sia una esplosione di confessioni su violenze e minacce sessuali”. “Il mio obiettivo sarebbe quello di togliere la ‘normalizzazione’ delle molestie. E le strutture che le consentono” – ha aggiunto – “La rabbia femminile ha una cattiva reputazione, ma fa parte dell’essere umano. Non il prendere a pugni qualcuno, ma una rabbia incanalata nell’attivismo, nell’alzare finalmente la voce, per dire di no, per proteggere i tuoi figli, per essere una femminista“, ha continuato spiegando come anche per la musica ci vorrebbe un movimento #MeToo.