Il Coronavirus colpisce in modo diverso i vari gruppi etnici? Sembrerebbe di sì e in Gran Bretagna questo argomento è al centro di molte discussioni: il tema sta particolarmente a cuore al sindaco di Londra Sadiq Khan, che ha lanciato l’allarme su questa disparità, che non riguarda solo le minoranze nel loro complesso rispetto alla maggioranza anglosassone, ma anche i singoli gruppi etnici, fra i quali vi sono differenze spesso molto significative.
Sono in corso diversi studi con l’obiettivo di capire come orientare le iniziative sociali nella pandemia di Coronavirus. Ad esempio, tra i vari gruppi etnici il più colpito da Coronavirus nel Regno Unito sembrano i neri caraibici, con un tasso di mortalità tre volte superiore a quello dei bianchi britannici. All’estremo opposto i bengalesi, il cui tasso è addirittura inferiore alla media.
Le variabili da considerare sono naturalmente molte: ad esempio, i gruppi etnici di minoranza in genere soino più numerosi nelle grandi città come Londra e Birmingham, nelle quali il rischio di contagio è più alto; tuttavia, è anche vero che sono mediamente più giovani rispetto alla popolazione nel suo complesso, di conseguenza dovrebbero anche essere meno affetti dal Coronavirus.
CORONAVIRUS E GRUPPI ETNICI A RISCHIO IN GRAN BRETAGNA
In un’analisi che tenga conto di tutte queste variabili, ecco che tutti i gruppi etnici risultano essere più colpiti rispetto ai bianchi anglosassoni, compresi i bengalesi che dunque in realtà non sono particolarmente “protetti” dal Covid-19. L’unico gruppo etnico la cui mortalità per Coronavirus è più bassa rispetto ai bianchi britannici è quello che nel Regno Unito è meno straniero di tutti, pur se la rivalità è storicamente fortissima: parliamo infatti degli irlandesi.
Bisogna anche osservare che questo tasso di mortalità è riferito ai deceduti in ospedale: nelle case di riposo tuttavia il 95% degli ospiti sono bianchi, di conseguenza non si potrebbero trarre considerazioni molto significative sulle differenze di mortalità per Coronavirus fra i vari gruppi etnici. Una spiegazione di questa differenza potrebbe invece essere legata al tipo di lavoro svolto: le minoranze spesso fanno lavori più pericolosi e che espongono maggiormente al contagio.
Gli indiani ad esempio compongono il 3% della popolazione in età lavorativa, ma forniscono il 14% dei medici del Regno Unito. A questo poi si aggiungono le preoccupazioni dal punto di vista lavorativo, perché i gruppi etnici di minoranza sono anche quelli che lavorano maggiormente nei settori più a rischio a causa del lockdown per Coronavirus, con tutte le conseguenze socio-economiche che ciò potrebbe causare.