Dopo la riunione con Giuseppe Conte, è proseguito il lavoro del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e i capi-delegazione dei partiti di maggioranza, ovviamente in videoconferenza. Hanno continuato a limare il Decreto Aprile, che si è trasformato in Decreto Maggio a causa delle lungaggini. Il braccio di ferro nel governo, secondo quanto riportato da Repubblica, si gioca su ammortizzatori sociali e aiuti alle imprese. C’è stato un “balletto” sulle cifre relative alle coperture per la proroga della Cassa integrazione Covid-19. Ci sarebbero stati presunti errori tecnici di conteggio tra Inps e governo, ad esempio l’AdnKronos ha ipotizzato la necessità di reperire 7 miliardi. Alla fine è stato innalzato da 13 a 14 miliardi il fondo a copertura degli ammortizzatori che vengono prorogati a tutto ottobre prossimo. Reddito di emergenza e reddito di cittadinanza dovrebbero essere armonizzati nella versione definitiva del decreto. E poi c’è il nodo dei tre mesi di blocco dei licenziamenti e poi solo due mesi di proroga degli ammortizzatori. Fluido invece il percorso delle indennità per lavoratori autonomi, oltre che bonus e incentivi. (agg. di Silvana Palazzo)
CONTE, NIENTE CONFERENZA STAMPA DOPO RIUNIONE
È terminata la riunione di governo per il Decreto Aprile (che si chiamerà Maggio a causa del suo slittamento), ma niente conferenza stampa da parte del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Non ci sono annunci da fare oggi, visto che i lavori sono ancora in corso. Al termine del vertice di governo, infatti, è arrivato solo un post sui social di Conte in vista della Fase 2. Domani comincia il graduale allentamento delle restrizioni imposte per contenere la diffusione del coronavirus, quindi il premier ha voluto lanciare un appello alla responsabilità degli italiani. «Più saremo scrupolosi nell’osservare le indicazioni di sicurezza e prima potremo riconquistare altri spazi di libertà. Non sperperiamo quello che abbiamo faticosamente guadagnato in cinquanta giorni». Nessun riferimento, dunque, al lavoro svolto nella giornata di oggi insieme alla squadra di governo per mettere a punto il Decreto Aprile. Si apre dunque una settimana decisiva in tal senso. (agg. di Silvana Palazzo)
CONTE, RIUNIONE DI GOVERNO TERMINATA: I DETTAGLI
È terminato il vertice di maggioranza in video conferenza tra Conte, Gualtieri e i capidelegazione del Governo sul nuovo Decreto Aprile con tutti gli aiuti economici da 55 miliardi di euro: oltre a Dario Franceschini (Pd), Alfonso Bonafede (M5s), Roberto Speranza (SI), Teresa Bellanova (IV), hanno partecipato alle riunioni il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro e il vicecapogruppo di Italia Viva Luigi Marattin. Si è parlato della maxi manovra e si è anticipato che entro metà della prossima settimana il Governo si riunirà in un CdM dove si renderà pubblico il nuovo Decreto economico: come riporta l’Ansa, «sarebbe stato chiesto all’Inps un approfondimento sulle coperture necessarie per estendere la cassa integrazione». Ad oggi, secondo le ultime bozze, il Decreto prevederebbe la proroga di altre 9 settimane con 13 miliardi di stanziamento previsti; nei temi affrontati da Conte con i capi delegazione anche il “nodo” Calabria (Boccia ha impugnato l’ordinanza Santelli su bar e ristoranti con tavoli all’aperto, la Governatrice del Cdx ha invece tirato dritta con legge valida da domani) e le sfide che attendono l’inizio della fase 2. Come ha ribadito Conte nell’intervista alla Stampa, «crisi liquidità e deficit al 160%? Escludo una patrimoniale. Il nostro debito rimane sostenibile».
L’INTERVISTA DEL PREMIER SUL NUOVO DECRETO
Tra l’inizio della fase 2 e il nuovo Decreto Aprile, la conferenza stampa del Premier Conte non è di fatto stata annunciata in nessun caso anche se abbiamo imparato che in questa delicata fase di crisi coronavirus le novità e le agende del Governo possono cambiare nel giro anche di qualche ora. In attesa di capire se dunque il Premier tornerà a parlare alla nazione prima della fase 2, viene confermato per ora il vertice di Governo con i capidelegazioni: «Entriamo nella ‘fase due’ dell’emergenza, grazie al poderoso sforzo collettivo. Questa nuova fase ci è costata enormi sacrifici ed è per questo che non può essere intesa come un ‘liberi tutti’», ha spiegato Conte nell’intervista a “La Stampa” dove molti temi vengono toccati per esprimere al meglio tutti i nodi politici ed economici della fase 2.
«Il fronte economico con il nuovo decreto – spiega ancora il Presidente del Consiglio a Gianni sulla Stampa – «sta richiedendo un grande impegno; stiamo predisponendo il rinnovo automatico della cassa integrazione e del bonus da 600 euro, che renderemo più consistente. Offriremo un bonus anche agli stagionali del turismo e degli stabilimenti balneari, ai collaboratori sportivi, ai lavoratori in somministrazione, a colf e badanti. Interverremo per le altre fasce sociali prive di reddito, riproporremo il congedo straordinario, il voucher baby-sitting ai genitori che lavorano». (agg. di Niccolò Magnani)
VERTICE GOVERNO SUL DECRETO APRILE
È slittata a oggi pomeriggio la riunione tra il premier Giuseppe Conte, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, altri ministri economici e i capidelegazione delle forze di maggioranza. L’incontro, che doveva tenersi nella mattinata di ieri e poi è slittato in serata, è quindi sfumato. L’orario della riunione non è stato ancora definito ma, secondo quanto appreso dall’AdnKronos, che cita fonti di governo, dovrebbe tenersi nel primo pomeriggio. Sul tavolo c’è il decreto aprile, ormai slittato a maggio. «Ci sono molti nodi sul tavolo ancora da sciogliere», fanno sapere. Ieri mattina comunque c’è stato un incontro breve tra il presidente del Consiglio, Gualtieri e i capidelegazione della maggioranza, ma è servito a definire il metodo su come procedere, secondo fonti parlamentari. Le risorse in ballo sono tante, altrettanti i nodi da sciogliere. E infatti nelle scorse ore ci sarebbero stati vari incontri tra i tecnici per valutare i vari aspetti del decreto. Tutto è stato poi rinviato a oggi pomeriggio.
GIUSEPPE CONTE-CAPIDELEGAZIONE, GUALTIERI “MEDIATORE”
Questi nodi da sciogliere sul decreto aprile avrebbero scatenato nuove tensioni all’interno della maggioranza. Il retroscena è stato svelato dall’Huffington Post, secondo cui ieri mattina dopo un giro di interventi si è preso atto che non c’era il clima necessario per arrivare ad un testo condiviso. Sono partite quindi le riunioni bilaterali col ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. In ballo ci sono 55 miliardi di aiuti per lavoratori, imprese, famiglie, sanità e Protezione civile, ma la coperta è corta a fronte delle richieste. All’ora di pranzo è stato deciso lo schema per gli incontri, ma il premier Giuseppe Conte ha poi chiesto e fissato una riunione collettiva per la sera, che però non si è tenuta ed è stata appunto rinviata a oggi pomeriggio. Pare che a dividere sia il Reddito di emergenza, con la bozza che è diventata elemento di discordia, perché doveva restare riservata e invece sarebbe emersa l’immagine di un decreto targato M5s. L’obiettivo è approvarlo a metà della prossima settimana, da valutare l’ipotesi di un’eventuale conferenza stampa del premier Giuseppe Conte nel caso in cui si riuscisse a sbloccare la situazione già nella giornata di oggi.