Il mondo intero è alla ricerca di un vaccino che possa debellare il coronavirus e permettere il ritorno alla normalità. A riguardo è stata creata un’organizzazione internazionale composta anche dall’Italia, con l’obiettivo di trovare appunto una cura. Gli Stati Uniti, vista anche la recente querelle con l’Oms, hanno preferito fare da soli, e nelle scorse ore il presidente Trump si è detto fiducioso che entro la fine del 2020 verrà trovato un vaccino (le sue parole le trovate nel focus qui sotto). Una posizione, quella del numero uno Usa, che però non sembra essere condivisa da molti, a cominciare da Jens Spahn, ministro della salute tedesco, che invece si è detto molto scettico sull’argomento. Parlando ai microfoni della trasmissione Bericht am Berlin sul canale Ard, ha spiegato: “possono volerci anni perché ci possono essere delle battute d’arresto, come abbiamo visto con altri vaccini”. Spahn ha poi parlato di “approcci promettenti”, senza però sbilanciarsi eccessivamente: “Sarei felice se si riuscisse a produrre un vaccino in pochi mesi – ha ribadito – ma potrebbero essere necessari anni”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
TRUMP: “VACCINO CORONAVIRUS ENTRO IL 2020, NON AVREI DOVUTO DIRLO MA SONO CONVINTO”
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è convinto che entro la fine dell’anno avremo il vaccino per il coronavirus. Lo ha detto lo stesso commander in chief nelle scorse ore, rispondendo ad alcune domande dei giornalisti in quel di Washington, tramite un’intervista di Fox ai piedi dell’iconica statua di Abramo Lincoln. “Credo che avremo il vaccino contro il Coronavirus per la fine dell’anno – le parole del numero uno degli Usa – guardate cosa stanno facendo Johnson&Johnson e tante altre compagnie che sono ormai molto vicine. I dottori mi diranno che non avrei doluto dirlo ma voglio dire quello che penso”. Trump ha deciso di rispondere alla Fox, una delle poche tv a fianco del tycoon a stelle e strisce, senza la presenza fisica di giornalisti; una decisione giunta negli scorsi giorni dopo il pasticcio derivante dalle famose parole “iniezioni di disinfettante per debellare il virus”, frase mal interpretata e proferita dallo stesso Trump.
TRUMP, VACCINO ENTRO L’ANNO. SUL REMDESIVIR: “FATTORE DI CAMBIO”
Il presidente americano ha parlato anche del farmaco Remdesivir, che la Fda ha approvato in via sperimentale per la cura del covid-19, definendolo un “fattore di cambio” in questa pandemia. E a proposito della Fda, l’agenzia federale del farmaco americano, il commander-in-chief ne ha parlato dicendo che “sta facendo cose che non sono mai state fatte prima”. Ancora sul Remdesivir: “E’ un passo avanti del 30% che presto arriverà al 50%-ha continuato Trump-è molto simile a quello che successe con l’Aids, che prima era una sentenza di morte”. Il numero uno degli americani è quindi tornato sulla gestione dell’emergenza, sottolineando che avrebbe ripetuto le scelte portate a termine, anche quando a marzo considerava il coronavirus una “specie di influenza che sparirà con il caldo. Il fatto di aver bloccato i viaggi da e per la Cina fin dal 31 gennaio – ha aggiunto – ha salvato migliaia di vite”.