Bando Lombardia per le MPMI: la Regione guidata da Attilio Fontana ha stanziato 18,6 milioni di euro per il safe working, ovvero per la riapertura in sicurezza degli esercizi commerciali. L’obiettivo del provvedimento è di sostenere le micro e le piccole imprese lombarde che hanno dovuto sospendere l’attività a causa dell’emergenza sanitaria: il bando prevede agevolazioni a fondo perduto fino al 60% delle spese ammissibili per le piccole e al 70% per le microimprese nel limite di 25 mila euro per impresa.
Queste le spese ammissibili previste dalla Regione, se effettuate dal 22 marzo in poi: strumenti e macchinari per la sanificazione, la disinfezione e l’aerazione dei locali; interventi infrastrutturali per il distanziamento sociale all’interno e all’esterno dei locali; termo scanner e sistemi, anche biometrici, di rilevazione della temperatura corporea a distanza; strumenti e attrezzature per l’igienizzazione dei clienti/utenti e dei prodotti; apparecchiature per il controllo degli accessi e per il distanziamento sociale; costi per tamponi per il personale dipendente o altri strumenti comunque suggeriti dal medico competente; dispositivi di protezione individuale per rischio infezione COVID-19; spese di formazione sulla sicurezza sanitaria.
BANDO LOMBARDIA MPMI, LE PAROLE DELL’ASSESSORE MATTINZOLI
Intervenuto in conferenza stampa per il bollettino coronavirus odierno, l’assessore Alessandro Mattinzoli ha presentato il provvedimento: «Mai come in questo momento stiamo lavorando in team e con una modalità, quella di convocare i vari tavoli con i rappresentanti dell’economia lombarda. E’ necessario attualizzare i provvedimenti al momento storico, ma mi sembrava logico un provvedimento di safe working, considerando che le micro e piccole imprese dovranno accollarsi il costo di una doverosa prevenzione a livello sanitario, a tutela di tutte le persone che frequenteranno le imprese».
«I nostri provvedimenti sono molto complementari a quell’azione di liquidità che il Governo dovrà fare», le parole dell”assessore allo Sviluppo economico, che ha poi evidenziato che rientrano nel provvedimento anche commercianti, negozianti, baristi e ristoratori: «La nostra ossatura è fatta all’80% da MPMI ed ho la percezione che per adesso sia stata un po’trascurata in quella che è una forma di superficialità nel capire le esigenze ed i bisogni».