Adesso è finita davvero: Alex Schwazer è stato condannato in via definitiva e dunque deve dare addio al sogno olimpico. Si apprende dagli organi di stampa, in particolare dal quotidiano ticinese La Regione: l’ultimo ricorso, presentato al tribunale federale di Losanna, è stato respinto. Il marciatore altoatesino chiedeva l’annullamento della squalifica di 8 anni che gli era stata inflitta nell’estate 2016: Schwazer era risultato positivo al testosterone nel corso di un controllo effettuato a sorpresa il primo giorno dell’anno. L’azzurro sperava di poter tornare a gareggiare per le Olimpiadi di Tokyo, che peraltro sono state rinviate di un anno; c’è però stato poco da fare, dopo che il Tas ha rigettato il ricorso anche il tribunale svizzero, che aveva già respinto una richiesta di sospensiva, ha detto no alla richiesta del marciatore.
ALEX SCHWAZER CONDANNATO IN VIA DEFINITIVA
Stavolta c’è poco da fare, anche se il legale Gerhard Brandstaetter ha commentato dicendo che “gli articoli di stampa si basano sulle motivazioni del respingimento dell’istanza cautelare” e ha negato che questa sia l’ultima parola, con la speranza che i “gravi indizi” siano suffragati dal procedimento penale in corso a Bolzano. “Torneremo a Losanna con prove consolidate, che per il momento sono solo gravi indizi” ha concluso l’avvocato di Schwazer: proprio su questo si basava la tesi difensiva del marciatore azzurro, sull’affioramento di fatti nuovi che sono al vaglio della Procura di Bolzano e la cui perizia è attesa per fine giugno. I giudici di Losanna però hanno rigettato la difesa dell’atleta italiano: vedremo se ci saranno ulteriori colpi di coda ma in questo momento è davvero difficile sperare.
Ricordiamo che la prima squalifica per doping subita da Schwazer risale al 2012, a poche ore dalla partenza per le Olimpiadi di Londra dove il marciatore avrebbe dovuto difendere l’oro vinto a Pechino: nell’occasione l’azzurro si era dichiarato colpevole e nell’indagine era finita anche l’allora fidanzata Carolina Kostner, all’epoca fidanzata di Alex e che aveva mentito all’antidoping dichiarando l’assenza di Schwazer da casa. Quattro anni più tardi discorso diverso, con tanto di analisi e contro analisi e tanto rumore sulla vicenda; si è parlato di manipolazione dei test, della volontà di far fuori il marciatore e delle dichiarazioni dell’allenatore Sandro Donati circa telefonate sospette. Nel 2017 l’altoatesino è stato espulso da ogni competizione internazionale, ma puntava comunque alla sospensiva per poter andare alle Olimpiadi: adesso questa ulteriore mazzata…