Azitromicina e Coronavirus, l’AIFA ha finalmente fatto chiarezza sull’utilizzo di questo farmaco come cura contro il virus Covid-19. In una scheda diramata sui canali ufficiali, l’Agenzia italiana del farmaco ha precisato: “la mancanza di un solido razionale e l’assenza di prove di efficacia nel trattamento di pazienti COVID-19 non consente di raccomandare l’utilizzo dell’azitromicina, da sola o associata ad altri farmaci con particolare riferimento all’idrossiclorochina, al di fuori di eventuali sovrapposizioni batteriche”. L’ente di diritto pubblico, competente per l’attività regolatoria dei farmaci nel territorio italiano prosegue nella scheda: “l’uso dell’azitromicina per indicazioni diverse da quelle registrate può essere considerato esclusivamente nell’ambito di studi clinici randomizzati”. Questo è quanto si legge all’interno della scheda che AIFA ha pubblicato circa l’utilizzo di questo antibiotico appartenente alla famiglia dei macrolidi soffermandosi in particolare sul suo utilizzo come terapia di cura nei pazienti affetti da Coronavirus. Un aggiornamento dovuto quello da parte dell’Agenzia italiana del farmaco che ha voluto fare chiarezza sulle prove di efficacia e sicurezza di questo famarci.
Azitromicina e Coronavirus: AIFA “non consente di raccomandare l’utilizzo”
Sempre all’interno della scheda del farmaco Azitromicina relativamente al suo utilizzo nel malati affetti da Coronavirus, l’AIFA precisa: “per quanto riguarda la COVID-19, l’unica evidenza attualmente disponibile riguarda i risultati preliminari di un recentissimo studio, condotto in Francia su pazienti ricoverati affetti da COVID-19 asintomatici, sintomatici con disturbi a carico delle alte vie respiratorie o sintomatici con disturbi alle basse vie respiratorie con caratteristiche non meglio precisate. Si tratta di uno studio a braccio singolo in cui a 20 pazienti è stata somministrata idrossiclorochina in confronto ad una coorte di controllo costituita da 16 pazienti che avevano rifiutato di assumere idrossiclorochina più altri che non assumevano il farmaco”. Sempre all’interno della scheda si può leggere: “un recentissimo report relativo ad un piccolo studio francese, ha mostrato che su 11 pazienti con COVID-19 ricoverati consecutivamente e trattati con idrossiclorochina più azitromicina secondo lo stesso schema posologico usato da Gautret et al., uno è deceduto, 2 sono stati trasferiti in terapia intensiva”. Per questo motivo l’AIFA sottolinea circa l’utilizzo di questo farmaco come terapia: “gli usi non previsti dalle indicazioni autorizzate e non raccomandati, restano una responsabilità del prescrittore e non sono a carico del Ssn”.