Lilli Gruber
e Giovanna Botteri rivali? Sembrerebbe proprio di si vedendo il servizio di Valerio Staffelli trasmesso nella puntata di Striscia La Notizia. Dopo la polemica scoppiata per via delle parole di Michelle Hunziker sull’inviata da Pechino, l’inviato di Striscia La Notizia ha pensato bene di realizzare un servizio dedicato alla rivalità tra due giornaliste di punta dell’informazione italiana. Si tratta di Lilli Gruber, ex giornalista ed inviata del TG1 e Giovanna Botteri, l’inviata di Pechino criticata per il suo look. “La guerra tra le donne è un logoro cliché che va avanti da secoli” dice Staffelli nel servizio – “questa sera grazie ai social l’argomento è diventato nuovamente d’attualità vi proponiamo uno scontro che impazzava anni fa: è quello tra due donne intelligenti, aperte e di sinistra: Giovanna Botteri e Lilli Gruber”. Parte così il servizio dell’inviato di Striscia La Notizia che ha messo a confronto alcuni eventi della carriera delle due giornaliste ed inviate che tantissime anni fa si sono ritrovate a raccontare la guerra a Baghdad.
Lilli Gruber e Giovanna Botteri rivalità a Striscia La Notizia
Nel servizio di Valerio Staffelli dedicato alla “guerra tra donne” vede da un lato Lilli Gruber, oggi conduttrice di Otto e mezzo su La7, e dall’altro la giornalista Giovanna Botteri. “E’ il 2003 e l’inviata di guerra Botteri riceve i complimenti per una sua esclusiva mondiale per la prima bomba su Baghdad” dice Staffelli nel servizio proponendo ai telespettatori un contributo di quel periodo con le parole dell’inviata che dice “devo dire una cosa che sembra retorica e ingenua. La prima cosa che ti viene in mente è il soldatino che sta di guardia davanti al palazzo e ha tanta paura”. Alcuni giorni dopo però la Gruber, all’epoca inviata di guerra a Baghdad per il TG1 fa una doverosa precisazione: “allora intanto voglio solo precisare che le immagini che hanno fatto il giro del mondo sono state girate dal mio operatore del TG1 Enrico Bellano”. Non solo, viene anche mostrato un fuori onda del periodo in cui si sente la Gruber commentare “dice una serie di caz*ate, tra lei e la Botteri che dice che da giorni ci sono migliaia di feriti negli ospedali…”. Le incongruenze tra le due proseguono nel servizio di Staffelli che si sofferma sui servizi delle giornaliste entrambi inviate di guerra a Baghdad. “Quello che veramente quasi inquietante stasera è che c’è una calma che sembra forse ancora una volta la calma prima della tempesta. Si sentono ogni tanto degli aerei sorvolare la città e per il resto non sentiamo più esplosioni e bombardamenti dal tardo pomeriggio” dice la Gruber in collegamento col TG1.
Giovanna Botteri e Lilli Gruber: rivalità anche di look?
Poche ore dopo Giovanna Botteri in collegamento, sempre da Baghdad, con il TG3 da una versione completamente difendete: “da un paio di ore sono ricominciati i bombardamenti”. Allora Staffelli si domanda: “secondo voi chi ha ragione” e poco dopo viene riproposto un altro confronto tra le due. Lilli Gruber in un servizio del TG1 dice: “le notizie che abbiamo appreso proprio pochi minuti fa è questo attentato kamikaze si è verificato a Saddam City” mentre la Botteri al TG3 racconta tutt’altro: “l’uomo si è fatto esplodere nel mezzo del gruppo dei Marines, è successo pochissimo lontano da qui, noi ci troviamo all’hotel Palestine, è successo a pochissimi metri da qui”. E’ chiaro che qualcosa non torna: entrambe le giornaliste hanno assistito alla stessa scena dell’attentato, ma dando due versioni differenti. Anche Staffelli fa una riflessione: “insomma c’è una contraddizione” – precisando – “le giornalista parlano di due zone diversi di Baghdad, ma la rivalità tra le due prime donne delle giornalista d’assalto”. Il servizio poi si conclude con una rivalità che va ben oltre il lavoro, visto che si parla di gare di look con le varie sciarpe – foulard sfoggiate dalla Gruber durante i suoi tantissimi anni da inviata al TG1 fino alla rivalità di acconciature tra le due giornaliste con Staffelli che conclude dicendo: “all’interno di una guerra c’era un’altra guerra”. Clicca qui per vedere il video completo del servizio di Valerio Staffelli.