Il pubblico ama andare a caccia di misteri soprattutto quando una puntata storica come quella di Un Giorno in Pretura dedicata a Gina Lollobrigida mostra un altro lato della star che nessuno ancora conosceva e, quindi, sparisce dalla piattaforma streaming della Rai. Il suo “Gina Lollobrigida show” ha fatto discutere, forse troppo, visto che Dagospia ha subito alzato il velo su quello che potrebbe essere una vera e propria guerra iniziata dall’attrice contro la Rai per riuscire a far cancellare la puntata o, meglio, proprio la parte in cui si vede l’attrice in Tribunale pronta a dire la sua sulla questione del matrimonio con Francisco Javier Rigau Rafols con l’accusa di averlo sposato con l’inganno. Ed è proprio qui che scatta il giallo. Chi non ha visto la puntata in diretta in tv ma, sentendone parlare, voleva seguirla sulla piattaforma si è trovato davanti ad una vera e propria sorpresa: “Perché è stata tagliata la parte relativa al processo della Lollobrigida?” e ancora: “Avevo iniziato la riproduzione ma ho dovuto interrompere e ho visto che la puntata è stata tagliata! Come mai? La rimetterete intera?”.
GINA LOLLOBRIGIDA CONTRO LA RAI PER UN GIORNO IN PRETURA?
Ma cosa è successo? La Rai ha pensato bene di rispondere alle polemiche tramite l’ufficio stampa che al sito TPI ha sottolineato il fatto che si tratta di una questione di diritti che non comprendevano la pubblicazione su RaiPlay. A svelare la presunta bufala dei diritti però ci ha pensato subito Dagospia che ha risposto a tono alla tv pubblica sottolineando come la scusa sia solo una bufala perché la trasmissione “campa da oltre 30 anni grazie al principio che si tratti di un’udienza pubblica” e poi spiega: “L’episodio è stato rimosso da Raiplay perché Gina Lollobrigida e il suo giovane pupillo Andrea Piazzolla hanno fatto i diavoli a quattro minacciando cause e ricorsi contro la Rai, rea di aver mostrato un lato negativo della diva, e troppo spazio alla difesa del suo ex compagno Javier Rigau. Così i vertici di viale Mazzini, per evitare rogne, di nascosto hanno tolto il video, inventandosi la questione dei diritti”.