Mentre la Germania si appresta a proseguire la fase 2, i dati in arrivo dall’Istituto Robert Koch di Berlino (RKI) nel bollettino quotidiano restano con trend migliore rispetto agli altri Paesi limitrofi del’Unione Europea: 6.996 vittime totali e 164.807 casi di contagio accertati di Covid-19 dall’inizio della pandemia, con 2.001 morti e 43.371 infetti solo nella ricca regione della Baviera. I guariti in tutto sono 137.400 con il tasso di contagio attuale che risulta dello 0,71%. Tra i Laender più colpiti dal coronavirus in Germania, si segnalano secondo il bollettino RKI appena dietro alla Baviera, la Renania settentrionale-Vestfalia e il Baden-Wuerttemberg: rispettivamente 1.358 e 1.481 i decessi, mentre i casi di contagio attivo sono 33.977 e 32.576. Tra il 5 e il 6 maggio si sono registrati in Germania 165 vittime, 947 infetti e 2.300 guariti in più rispetto alle ultime 24 ore.
CORONAVIRUS GERMANIA, LA DECISIONE DELLA MERKEL
A livello politico, dopo l’importante sentenza della Corte Costituzionale di ieri mattina che ha di fatto reso ancora più complicati i rapporti tra Bce e Bundesbank nel prossimo futuro (con la semi-bocciatura del piano QE di acquisti di titoli di Stato esteri) la novità più significativa sul fronte coronavirus rimane la scelta importante attuata quest’oggi dalla Cancelliera Angela Merkel: vi è infatti principio di accordo tra Merkel e i governatori dei Land, dopo settimane di lockdown. La Germania va verso la riapertura dei negozi e delle scuole già a maggio con una peculiarità totalmente diversa dalla “fase 2” ad esempio dell’Italia: «Anche dopo le prime fasi di apertura introdotte il 20 aprile il numero di nuovi contagi da coronavirus è rimasto basso, senza alcuna nuova ondata di infezione, giustificando una più ampia e articolata strategia di riapertura», si legge nel documento anticipato da France Presse e confermato ora anche dal Governo tedesco.
Secondo quanto trapela da Berlino, d’ora in poi saranno proprio i Lander tedeschi ad assumersi in autonomia la responsabilità dell’allentamento delle misure: come riporta il Fatto Quotidiano, «La condizione su cui ci si è accordati è che nelle città con oltre 50 nuove infezioni per 100mila abitanti nel giro di 7 giorni si procederà di nuovo ad applicare restrizioni». Nel frattempo, da lunedì riaprono tutte le scuole e i negozi, sempre rispettando le condizioni sanitarie, gli ingressi e il distanziamento sociale.