E’ stata raggiunta la fumata bianca tra maggioranza e opposizione: oggi si voterà un emendamento al decreto Covid che prevede che sui Dpcm venga ascoltato preventivamente il Parlamento. Una vittoria delle Camere secondo il Partito Democratico, un’azione mirata a “limitare” il premier Giuseppe Conte. Nelle ultime settimane non sono mancate le polemiche per la gestione dell’emergenza coronavirus da parte del giurista, che negli ultimi tre mesi ha potuto bypassare Consiglio dei Ministri, Quirinale e Parlamento a botte di Dpcm. Ecco le parole di Delrio: «È quanto avevamo chiesto e diamo volentieri atto al governo di aver compreso la necessità del superamento della strada fino ad ora percorsa. È una vittoria delle Camere ed è anche il segno della centralità che noi democratici abbiamo sempre assegnato alla funzione di indirizzo e controllo del parlamento».
DPCM, SI ASCOLTERA’ PARLAMENTO: INTESA MAGGIORANZA-OPPOSIZIONE
Come riportano i colleghi de Il Manifesto, erano stati proposti emendamenti identici da parte di maggioranza e opposizione, la richiesta sempre la stessa: sottoporre i Dpcm a un voto delle Camere entro sette giorni, un voto assolutamente non vincolante. La mediazione raggiunta prevede che Conte illustri in aula i decreti, segnale che da qui a fine luglio ce ne saranno altri. C’è un dettaglio da non sottovalutare, spiega Andrea Fabozzi: «In caso di provvedimenti davvero urgenti la presentazione e il voto possono arrivare anche dopo la firma dei Dpcm». Un emendamento che lancia un messaggio a Conte, quello di tornare al decreto legge…