C’è una speranza maggiormente concreta riguardo lo sviluppo di un vaccino contro il virus SARS COV-2, il coronavirus contro il quale stanno combattendo gli scienziati di tutto il mondo. La rivista “Science“, tra le più prestigiose in assoluto nel settore medico, ha infatti pubblicato una ricerca che spiega come, tra i vaccini sviluppati in questi primissimi mesi di studio (ce n’è anche uno italiano) ce ne sia uno che si è già dimostrato efficace sugli animali, in grado quindi di garantire immunità da covid-19. La scoperta è stata fatta da alcuni scienziati cinesi, che hanno fatto crescere il coronavirus in una cultura in laboratorio, l’hanno purificato e l’hanno reso inattivo con una delle metodiche tradizionali già utilizzate in passato, simili a quelle per altri vaccini di grande successo come quelli per il morbillo o il vaiolo. Le prime somministrazioni sono state fatte su topi e ratti, quindi si è passati a dei macachi, che condividono una discreta parte di materiale genetico con gli esseri umani. E i risultati sono stati più che incoraggianti.
VACCINO CORONAVIRUS, I MACACHI SVILUPPANO L’IMMUNITA’
Infatti il vaccino testato dai cinesi non ha presentato alcuna problematica riguardo la tossicità, con i macachi utilizzati nell’esperimento che hanno sviluppato una quantità molto alta di anticorpi neutralizzanti, che favoriscono il processo di guarigione dal coronavirus. Alla prova del nove, il riscontro più importante: i macachi non vaccinati si sono ammalati di covid-19 una volta messi a contatto con il virus, mentre i macachi vaccinati avevano sviluppato l’immunità. Naturalmente adesso è il tempo della verifica più importante, quella della somministrazione umana del vaccino che, una volta testato sulle cellule animali, deve dimostrare di essere funzionante anche in quelle degli uomini. Un cammino ancora complicato ma che rappresenta sicuramente una svolta promettente, anche perché nel caso i primi test fossero efficaci, il vaccino cinese potrebbe essere somministrato saltando buona parte dei passaggi burocratici, vista la situazione di emergenza.