Altra giornata drammatica quella di ieri per gli Usa. Il coronavirus ha infatti mietuto altre 2mila vittime, per l’esattezza 2.073, tendenzialmente in linea con i decessi del giorno precedenti. Il totale dei morti da quando è scoppiata l’epidemia è così salito a quota 72.812, prima nazione al mondo in questa triste classifica, così come primo stato al mondo per numero di infetti, ben un milione 270mila positivi. Fra le zone che continuano ad essere maggiormente falcidiate dal covid-19, vi è lo stato di New York, dove ieri si sono registrati altri 232 morti. Il governatore Andrew Cuomo è apparso in conferenza stampa decisamente preoccupato: “I ricoveri scendono dolorosamente in modo troppo lento. Saranno i fatti e non le emozioni e la politica, a decidere quando e in che modo riapriremo”. Nello stato della Grande Mela il bilancio è pesantissimo, ben 25.100 morti e 321.192 infetti dall’inizio dell’emergenza, numeri più gravi rispetto a quelli dell’intera Italia. Drammatica anche la situazione del New Jersey, con 130mila casi e 8mila morti, mentre a livello di città, primeggia in assoluto New York con 176mila infetti e 19mila vittime.
CORONAVIRUS USA, TRUMP: “PEGGIO DI PEARL HARBOR E DELL’11 SETTEMBRE”
Ieri il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è uscito nuovamente allo scoperto, e in merito alla pandemia di coronavirus ha parlato di un fatto senza precedenti peggio dell’attacco di Pearl Harbor o addirittura dell’undici settembre. Il commander in chief ha detto che “Non sarebbe mai dovuto accadere”, facendo chiaramente capire che i responsabili (secondo l’amministrazione Trump il virus sarebbe fuoriuscito da un laboratorio di Wuhan), dovranno pagarla. Nel frattempo anche oltre oceano si è alla ricerca spasmodica del vaccino che permetterebbe il ritorno alla normalità, ma Mark Mullingan, fra i principali ricercatori degli Stati Uniti, è convinto che sulla cura non si avranno certezze se non prima dell’aprile/maggio 2021, quindi, fra un anno esatto. “Stiamo facendo in pochi mesi – ha comunque spiegato lo stesso alla Cnn – ciò che solitamente viene fatto in anni”.